Pistorio: Aprire una nuova fase. Il PdS, Partito dei Siciliani, ex MPA (Movimento per l'Autonomia), proprio dopo aver cambiato nome, sembra voler continuare il proprio percorso di rinnovamento politico, senza tralasciare che questo passi anche dal rinnovamento della propria classe dirigente. Dopo l'uscita di scena del fondatore Raffaele Lombardo, il secondo passo lo fa il coordinatore regionale e senatore della repubblica Giovanni Pistorio. Ieri in un'assemblea regionale tenutasi a Caltanissetta ha infatti presentato le proprie dimissioni da coordinatore.
Alla riunione assembleare erano però assenti proprio l'ex governatore Lombardo, il neo deputato figlio Toti e il deputato palermitano Giovanni Greco, da sempre molto vicino ai lombardo.
Pistorio dopo aver analizzato il recente voto regionale, da egli stesso definito “moderatamente positivo in un momento difficile”, si è presentato dimissionario annunciando che tale gesto è necessario per avviare un reale dibattito democratico all'interno del partito e per discutere seriamente di un nuovo progetto autonomista auspicando una vera e propria fusione con Grande Sud e il Nuovo Polo per la Sicilia. Fusione che, se conoscerà compimento, potrebbe portare alla costituzione di un unico gruppo parlamentare all'interno dell'Ars con 15 deputati. Un numero che potrebbe essere significativo, visto le condizioni attuali della maggioranza che dovrà sostenere il neo Presidente Rosario Crocetta. Gli interrogativi da sciogliere però sono tanti. Le assenze significativi dei lombardiani a Caltanissetta sono da considerare solo casuali o potrebbero rappresentare già un primo sintomo di spaccatura interna al PdS? Cosa deciderà di fare Grande Sud che dei 15 deputati ne rappresenta 5? Quali scenari si apriranno in vista delle ormai imminenti elezioni politiche nazionali? La nuova compagine autonomista siederà nei banchi dell'opposizione in Parlamento Regionale o sosterrà Crocetta? Tutti interrogativi che dovranno conoscere risposte precise nei prossimi giorni.