Palermo. Un capriccio, un compito fatto male, una monelleria poteva bastare per finire in punizione: rinchiusi in uno stanzino, con la faccia contro il muro o in ginocchio.
Un metodo educativo che ha portato una maestra di Palazzo Adriano (PA) in tribunale.
La donna è stata sospesa dall'insegnamento. La misura, disposta dal gip del Tribunale di Termini Imerese, è stata eseguita dalla Polizia nei confronti della donna, accusata di maltrattamenti agli alunni.
A fare scattare le indagini è stata la denuncia presentata dalla madre di un bimbo. Così attraverso le testimonianze di alunni e genitori è emerso, spiegano gli investigatori, uno scenario in cui "maltrattamenti e umiliazioni nei confronti dei piccoli erano costantemente scambiati per rigore e severità".
In un caso l'insegnante avrebbe anche colpito un bambino con un violento schiaffo, lasciandogli sul viso il segno dell'anello che aveva al dito.