Saltò fuori durante alcuni scavi che stava realizzando l'Amap. I lavori per la rete idrica, vennero quindi immediatamente bloccati perché quel pavimento prezioso, vecchio di 2 mila anni, doveva essere protetto.
Era il 2000, l'area dietro alla Cattedrale venne recintata con una struttura in legno. Sono passati 13 anni in cui quel gioiello dell'eta punica è rimasto allo stravento, preso di mira da gente invicile che ha iniziato ad utilizzaro come deposito spazzatura e da ladri che piano piano stanno portando via le basole. Come accaduto ieri nel tardo pomeriggio.
Ad essere sinceri, si suppone e si vuole supporre che si tratti di semplici basole, perché dalla Sovrintendenza Ai Beni cuturali delle Regione, ancora non sanno esattamente cosa sia stato trafugato. "Non avendo ricevuto alcuna segnalazione crediamo si tratta di semplici basole – dice a Palermo Report Stefano Vassallo, responsabile della sezione per i beni culturali. Verificheremo, ma non abbiamo motivo di pensare che sia stato trafugato nulla di prezioso".
Il che non sarebbe strano visto e considerato che l'area è "aperta al pubblico".
Già perché quella staccionata in legno, di certo non è un deterrente. "Il centro regionale del restauro – dice Vassallo – sta intervenendo per recuperare l'area e per realizzare la copertura dei mosaici. Stiamo predisponendo la gara, i fondi sono quelli della comunità europea".
Ma già questo era stato detto almeno un paio di anni fa.