Palermo. Vendevano a ignari clienti gustose pietanze a base di pesce, a dir loro fresco, ma in realtà gli alimenti erano congelati. Vere e proprie frodi, messe in atto da ristoratori in provincia di Palermo e scoperte dalla Guardia Costiera.
Irregolarità sono state scoperte in 21 dei 30 ristoranti del litorale di Palermo sottoposti a specifici controlli.
Record negativo nella borgata marinara di Porticello, dove tutti i 10 locali ispezionati sono risultati non in regola e sono stati perciò multati di 1.500 euro ciascuno per violazione delle norme sulla tracciabilità dei prodotti ittici.
Denunciati invece alla Procura i titolari di altri tre ristoranti. Uno di questi, molto noto a Palermo, non solo propinava pesce surgelato come se fosse appena pescato, ma teneva in dispensa anche merce ittica scaduta.
In un altro ristorante molto frequentato sulla statale 113 tra Porticello e Casteldaccia andavano in tavola gamberi, cernie, polipi, vongole congelati ma garantiti sul menu. Nello stesso locale, veniva servita come "pesce spada" carne di verdesca, una specie di squalo comune nel Mediterraneo.
In una trattoria sul lungomare di Aspra, il pesce veniva decongelato in precarie condizioni igieniche e conservato con procedure non a norma e a temperature alterate.
Complessivamente sono state elevate 21 sanzioni amministrative, per un importo superiore a 35.000 euro e sono stati sequestrati oltre cento chili di pesce in cattivo stato di conservazione.