Centinaia di esemplari di tonni e ricciole catturati in meno di 20 metri d'acqua. Pesci dalla taglia minima di dieci chili che sarebbero stati preda di un grosso peschereccio che pratica la tecnica della circuizione.
Il fatto sarebbe avvenuto tra sabato e domenica scorsi, nelle acque antistanti Punta Priolo e cioè nel tratto di mare compreso tra l'Addaura e l'Arenella, ma ad una distanza molto relativa dalla costa e, soprattutto, su un fondale basso, dove quella tecnica di pesca non sarebbe consentita.
La normativa sulla pesca per quel genere di tecnica, infatti, prevede che dal fondo alla superficie debbano esserci 50 metri d'acqua o più. Secondo informazioni raccolte tra i diportisti, infatti, lo stesso motopesca, ma anche altri, che avrebbe catturato tutti quegli esemplari nei giorni scorsi, starebbe insistendo nella zona.
Basta dare uno sguardo alle carte nautiche per capire che per trovare un fondale di 50 netri in quella zona ci si debba allontanare parecchio dalla costa. Il fatto che le catture siano avvenute tra sabato e domenica scorsi, senza che nessuna motovedetta si sia accorta della distanza relativa dell'imbarcazione dalla costa, lascia perplessi. Il natante maggiormente imputato sarebbe l'"Atlantica", un peschereccio targato Trapani, con almeno dieci uomini d'equipaggio, che sarebbe di stanza a San Vito Lo Capo.
La pesca a circuizione, fatta esclusione per le tonnare volanti, adesso proibite, è molto ben regolamentata e dedicata esclusivamente al pesce azzurro. Viene praticata solitamente di notte, quando delle lampare attirano il pesce in un tratto di mare, per poi circuirlo con una rete a parete, rettangolare, col classico "coppo" sotto, dove il pescato si raccoglie.
Purtroppo, questo è il periodo della deposizione delle uova per i grandi pelagici e per il pesce azzurro, per cui gli animali si avvicinano alla costa. L'uso degli ecoscandagli e dei sonar in genere consente ai pescatori una facile localizzazione.
Al fine di tutelare le specie ittiche maggiormente a rischio, pensiamo siano opportuni una crescente attenzione e maggiori controlli, sia per i pescatori professionisti, sia per i dilettanti.