L'autopsia sul corpo di Carmela: è morta in seguito a due coltellate inferte alla gola che le hanno reciso la carotide.
Aveva detto che era stato un raptus. Le evidenze però vanno contro quello che Samuele Caruso – colui che ha accoltellato mortalmente Carmela Petrucci e ferito seriamente Lucia, sorella della vittima ed ex fidanzata dello stesso omicida -, ha raccontato nel corso dell'interrogatorio di ieri agli inquirenti. Ciò che non torna riguarda la premeditazione: Caruso aveva con sè l'arma del delitto mentre aspettava l'arrivo delle sorelle, per quello che è stato un chiarimento criminale, quindi ricostruendo l'accaduto viene difficile pensare che non avesse pianificato l'aggressione. Per questo la Procura contesta a Caruso l'omicidio volontario premeditato e tentato omicidio. Lunedì l'interrogatorio davanti al gip, che deciderà sulla convalida dell'arresto.
Tra l'altro è stata ritrovata dalla polizia l'arma con la quale Caruso ha vibrato i fendenti sui corpi delle ragazze, in un modo che Giuseppe Termine, il primario di Chirurgia dell'ospedale "Cervello" , colui che ha in cura Lucia, ha definito "barbaro e brutale". Il coltello era nascosto in un motorino lasciato in piazzale Giotto a Palermo, proprio dove portavano le tracce di sangue che ieri Caruso aveva lasciato dietro di sé dopo l'assassinio, avvenuto in via Uditore.
Intanto il Comune di Palermo ha fatto sapere che il giorno dei funerali di Carmela, din ata ancora da decidere, le bandiere esposte negli uffici cittadini saranno a mezz'asta.