Piove, politici ladri. Gli strali di Beppe Grillo avranno investito anche stamattina l'odiata Casta, quando causa pioggia il leader del Movimento 5 Stelle è stato costretto a posticipare di circa un'ora la personale traversata dello Stretto di Messina. Sì, proprio così: Grillo si è tuffato dagli scogli di Scilla per, bracciata dopo bracciata, riemergere a Cariddi. Un fioretto, o meglio, un voto? Non è dato saperlo. La motivazione ufficiale dell'impresa natatoria, anche corredata momento dopo momento da precise cronache del gesto atletico e del calore dei sostenitori, recita che l'ex comico (ligure, e in quanto tale di mare dovrebbe saperne) apre in questo modo la diciassette giorni siciliana a sostegno del candidato cinque volte stellato alla presidenza della Regione, Giancarlo Cancelleri.
In poco meno di tre settimane – tanto manca ormai alle elezioni regionali siciliane – Grillo sarà impegnato in un giro di Sicilia coast to coast, al ritmo di tre comizi al giorno nelle piazze isolane. Primo impegno oggi stesso a Messina alle 19,30. A Palermo è riservata la penultima tappa del tour, giovedì 25 ottobre alle 21 in piazza Magione.
L'arrivo di Grillo era già stato offuscato dalle nubi della polemica, quando Costanza Castello, coordinatrice nazionale dei Club di Grande Sud si era ed aveva chiesto: "Per la nuotata di Beppe Grillo sono previste alcune motovedette della Guardia costiera e delle barche d'appoggio. Le paga Grillo o sono a carico dei contribuenti siciliani?".
"Trovo incredibile che la coordinatrice di un partito che accetta i finanziamenti pubblici, possa affermare una cosa del genere". Ha risposto tramite nota Cancelleri, che spiega: "Il Movimento Cinque Stelle è l'unico in Italia ad aver rifiutato i rimborsi e quindi i soldi spesi son quelli delle donazioni volontarie".