E' finito il calciomercato invernale e come ogni anno per il Palermo, non c'è stato il botto finale. I tifosi, col fiato sospeso, lo attendevano con le orecchie tese davanti alla tv e alle radio, seguendo le utlime operazioni di mercato. L'obiettivo dichiarato era un terzino che prendesse il posto lasciato vacante da Federico Balzaretti, ceduto alla Roma, ma qualcuno si aspettava anche un rinforzo in attacco. Non è arrivato il difensore e nemmeno il centravanti. I motivi sono nessuno e centomila, perché Perinetti ha dichiarato che lui e il suo entourage avevano già deciso di non prendere nessuno, ma non si spiega il motivo per cui, allora, lui e altri suoi collaboratori siano rimasti fino alle 19 di giorno 31 in prima linea all'Ata Hotel di Milano. La verità forse non la conosceremo mai e forse non ci interessa conoscerla. A loro giustificazione il fatto che è stato un mercato difficile. Sono pochi i colpi fatti, basti pensare che gran parte dell'interesse dei media della sessione invernale acquisti e vendite si è incentrata su Matteo Destro che, per carità, è un buon giocatore, ma non è Diego Armando Maradona. Girano pochi soldi.
Il Palermo è rimasto dunque incompleto e purtroppo in questi ultimi anni non è una novità. Si legge nei vari forum dei tifosi un certo scoramento e critiche feroci al presidente Zamparini. Basta poco per capire che aleggia la paura. Il timore smisurato che possa essere una stagione fallimentare che possa portare la squadra rosanero, dopo nove anni, nuovamente in serie B. Forse bisognerebbe però essere un po' più lucidi. Il Palermo non è squadra da buttar via. Ujkani, Kurtic, Morganella e Garcia, rientrati dal prestito, sono giocatori che hanno dimostrato di essere validi, Ilicic sembra rinato sotto la cura Sannino, Brienza è un tassello di qualità, Dybala lascia sperare per il futuro e Rios può fare molto bene perché al suo debutto ha dimostrato di avere forza fisica e personalità. Inoltre il Palermo può sempre contare sul carattere e la classe di Fabrizio Miccoli. Si spera anche di ritrovare Hernandez, sarebbe il più grande acquisto di questa stagione.
Probabilmente non sarà un campionato in discesa, ma il Palermo attuale, come organico, non è da retrocessione. Anche perché il livello di molte squadre concorrenti non è eccelso.
Ciò che non deve assolutamente mancare è il sostegno del pubblico. Lo scoramento, la depressione, l'ansia, il panico e le pressioni eccessive, possono fare molto male al campionato che la società di Zamparini si sta apprestando a disputare. E' nei momenti difficili che il tifoso deve sostenere la sua squadra e se qualcuno crede che questa è da retrocessione e che è meglio contestare che incitare, forse dovrebbe scendere dal "carro rosanero". Perché è troppo facile stare vicino al proprio innamorato quando è bello e vincente. Ci vogliono passione e amore anche nei momenti difficili. Due sentimenti che non nascono a comando.
Il campionato del Palermo è partito male, ma c'è tempo per rifarsi. le squadre in ballo non sono tutte come il Napoli che è squadra allestita per grandi traguardi. Sannino e i suoi uomini dovranno risollevarsi, ma c'è bisogno dell'aiuto di tutti coloro che sentono di essere tifosi. Mettiamo da parte la rabbia e prepariamoci a lottare. Forza Palermo.
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