Il presidente del Comitato provinciale dell'Istituto di Previdenza di Palermo, Gaetano Taranto, non lascia dubbi: le condizioni di lavoro all'INPS di Palermo sono ai limiti del collasso. Tra tagli del personale, riduzione dei buoni basto, carichi di lavoro, mancate consegne dei carichi da parte di chi viene licenziato, vuoti di competenze specifiche, non lasciano scampo a una vera crisi del servizio previdenziale in città e a gravi disservizi per i cittadini.
Probabili nelle prossime settimane, iniziative organizzate dai lavoratori che potrebbero anche portare alla chiusura degli uffici e ai disagi per gli utenti per lo stop al servizio. "Accolgo e sostengo le iniziative che sia i lavoratori che i cittadini vorranno intraprendere per invertire la rotta, con la speranza che il management dell'Istituto voglia fare lo stesso", aggiunge Taranto, secondo cui "i tagli che hanno causato l'aggravio delle condizioni dei lavoratori si aggiungono ai cambiamenti subiti dall'Istituto nel passato".
"Sono trascorsi ormai più di cinque anni dal 2009, quando con scelte unilaterali e poco condivise dai lavoratori, l'Istituto ha iniziato ad intraprendere – prosegue Taranto – un processo di riorganizzazione molto complesso, novità che hanno introdotto il blocco dei contratti ogni tipo di miglioramento delle loro condizioni economiche, l'integrazione dell'Inpdap e dell'Enpals che sono state soppresse". Così Taranto si rivolge ai dirigenti regionali e di tutte le sedi dell'Inps: "Il benessere organizzativo e la motivazione del personale sono i primi fattori di successo, senza questi fattori un'Azienda può solo dirigersi lentamente verso il baratro e nel caso di un'azienda pubblica, a pagare sono i cittadini e le aziende fruitori dei servizi".