Palermo. Tornano in piazza gli studenti palermitani.
A protestare gli studenti medi.
Il corteo è partito da piazza Castelnuovo, ma altre manifestazioni si stanno svolgendo in diverse zone del centro cittadino paralizzando il traffico.
Il comando di Polizia municipale avvisa che "sono previsti pesanti rallentamenti alla circolazione veicolare nel perimetro interessato. Il corteo, infatti, snoderà lungo via Ruggero Settimo, via Maqueda dove raggiungerà Palazzo Comitini, sede della Provincia regionale. La chiusura della manifestazione è prevista per le ore 13".
A quanti devono raggiungere la stazione centrale e le vie adiacenti, i vigili consigliano di percorrere la via Sampolo e Foro Umberto I (Foro Italico), immettendosi dalla via Cordova, via Duca della Verdura e piazza Croci.
Pattuglie della Polizia Municipale, sono già dislocate lungo il tratto interessato al corteo per consigliare ulteriori percorsi alternativi agli automobilisti in transito.
Il corteo studentesco è promosso dal Coordinamento "Studenti Siciliani", nell'ambito della mobilitazione nazionale organizzata dal movimento studentesco "Rotta di Collisione". Sono una ventina le scuole di Palermo, più alcune di Bagheria, che hanno aderito alla manifestazione.
Il corteo è aperto da un grande striscione con la scritta "Le scuole crollano, gli studenti no" seguito dagli striscioni delle varie scuole. Molti studenti portano le maschere di Capitan Harlock, il pirata ribelle dei fumetti manga. Numerosi i cori che chiedono più rappresentanza studentesca, scuole sicure e occupazione per i giovani. Cori di scherno contro Letta e Crocetta. Sventolano anche bandiere No Muos, battaglia che gli studenti riproporranno con il corteo regionale del 30 novembre a Palermo. A differenza degli altri cortei non ci sono bandiere politiche e sindacali, espressamente non gradite dal Coordinamento "Studenti Siciliani" che si oppone alle strumentalizzazioni politiche e alle violenze di piazza del movimento "Studenti Medi", emanazione dei centri sociali.
Al centro della protesta le politiche di austerità che stanno dissanguando la scuola pubblica, uccidendo la cultura e di conseguenza il futuro delle giovani generazioni. Bersaglio della contestazione anche le condizioni disastrose degli edifici scolastici. Da giorni gli studenti postano su instagram#lescuolecrollano le foto delle strutture fatiscenti.
"Con l'abolizione delle Provincie operata dal Governo Crocetta – dichiara Simone Composto portavoce del coordinamento – manca un interlocutore istituzionale sulle questioni di edilizia scolastica delle scuole superiori. Tutto questo sta peggiorando la già disastrosa situazione dei plessi scolastici. Noi continueremo la contestazione fino a quando non avremo delle risposte. Alla fine del corteo decideremo con gli altri rappresentanti come continuare la protesta in città".