Passano le settimane e ancora nessuna notizia positiva per una celere approvazione del regolamento sui dehors, le strutture leggere che dovranno sostituire i gazebo dichiarati fuori legge e fatti smontare. La vicenda è ormai nota, è nata male, è stata condotta molto male e si sta sviluppando peggio. Permane un contrasto che appare insanabile tra Sala delle Lapidi e Amministrazione comunale. Diverse le bozze di regolamento, cosa già strana, difficile l'accordo per giungere ad una stesura unica, concordata. Tanto veloci nell'imporre la dismissione dei gazebo, frettolosamente considerati quasi dei fabbricati e, conseguentemente, soggetti alle norme in materia urbanistica, tanto bradipi nel consentire ai commercianti e gestori di bar, pub, ristoranti e pizzerie un'alternativa per mantenere il fatturato e stabili i livelli occupazionali. Addirittura, è stata creata una commissione tecnica consiliare ad hoc che non pare abbia prodotto un'accelerazione dei tempi e una composizione del dissidio con l'assessore competente. Il tutto s'intreccia con l'altra questione calda delle strisce blu su cui esistono elementi di ambiguità ed incertezza. Non è un mistero il fatto che le abbiamo sempre considerate illegittime, almeno così come in atto disciplinate. Se si aggiunge il pomo della discordia tra assessore e Consiglio comunale riguardante la possibilità o meno di erigere dehors sulle strisce blu abbiamo fatto tombola. I dehors possono concepirsi solo sulle aree pedonalizzate o a traffico limitato? Allora siamo in alto mare con la confusione totale che regna proprio in tema di pedonalizzazioni. Insomma, l'invito che rivolgiamo sia all'assessore che al Consiglio comunale è di chiudersi in una stanza e non uscirne più finché non si trova la soluzione che vada bene per tutti, che rispetti il decoro urbano e, nello stesso tempo, le legittime esigenze degli operatori economici. Non è una missione impossibile, tutt'altro. Basta volerlo.
Pippo Russo