Palermo. Via libera definitiva dal Consiglio comunale di Palermo al Piano triennale delle opere pubbliche, la cui proposta era stata approvata lo scorso 9 marzo dalla Giunta.
Si tratta nel complesso di oltre 650 differenti interventi, per la cui realizzazione è previsto un costo di oltre 3,6 miliardi di euro, divisi in quindici macro aree, definite 'Tema-Progetto'.
Il documento comprende anche gli interventi della prima annualità, che, è specificato nella delibera, possono essere immediatamente cantierabili o che sono, comunque, già dotati di copertura finanziaria.
"Unica significativa modifica - si legge nella nota di Palazzo delle Aquile - l'inserimento nel piano annuale delle opere recentemente approvato dalla Giunta nel cosiddetto 'piano città' per la costa sud e Brancaccio, tra cui la chiesa di don padre Puglisi".
Si tratta nel complesso di oltre 650 differenti interventi, per la cui realizzazione è previsto un costo di oltre 3,6 miliardi di euro, divisi in quindici macro aree, definite 'Tema-Progetto'.
Il piano, la cui versione definitiva verrà pubblicata sul sito del Comune al termine del lavoro di revisione dei testi da parte degli uffici, era di fatto fermo a 10 anni fa. Negli ultimi anni, infatti, si era semplicemente aggiunta ogni anno qualche altra nuova opera da realizzare, senza mai verificarne la reale fattibilità in termini finanziari e materiali. C'erano, ad esempio, alcune opere che giacevano nel piano, indicate come "urgenze" da almeno 6 anni, così come c'erano due o tre progetti diversi da realizzare esattamente sulla stessa area della città, segno che l'elenco era fatto più su sollecitazioni giunte ad hoc, che non sulla base di una reale programmazione.
Gli assessori comunali al Territorio, Agata Bazzi, e alla Mobilità, Tullio Giuffrè, insieme ai funzionari dei vari uffici coinvolti a vario titolo hanno seguito i lavori del Consiglio comunale ed hanno espresso "apprezzamento per lo spirito positivo con cui tutte le forze politiche hanno contribuito al documento finale".
"Ricordo - commenta il sindaco Leoluca Orlando - che persino dentro gli uffici comunali, il Piano era ormai definito come un 'libro dei sogni'. Oggi, invece, sappiamo che può invece essere un piano di cose possibili, per la cui realizzazione sarà certamente necessario lavorare e lavorare molto, ma sicuramente un piano di cose possibili a servizio dei cittadini e della vivibilità della città".