La noia da sconfiggere, nessun tabù riguardo al sesso, qualche alcolico di troppo e tanta musica house, e certamente tanta spregiudicatezza. Sembrerebbero questi gli ingredienti che fotografano i retroscena che ha coinvolto alcuni studenti minorenni, appena 14 anni di età, nello scandalo di video hard circolati nei telefonini di migliaia di studenti del capoluogo siciliano. Scene molto esplicite, anche di sesso di gruppo, o singole performance di minorenni alle prese con il proprio corpo, che però nonostante la giovane età sembrano conoscere molto bene. Tutti ragazzi per bene che frequentano scuole molto note in città, come il liceo Meli, il Liceo Artistico e perfino l'Istituto Salesiano Don Bosco Ranchibile e il campus privato Licoln. I giovani, tra cui emerge la presenza di un appena maggiorenne che è stato già denunciato dai genitori delle ragazze coinvolte per abuso di minore,, hanno dichiarato di essere tutti consapevoli di ciò che stavano facendo e che non ci sarebbe stata nessuna costrizione. Ma la magistratura ha aperto un filone di indagine per detenzione e scambio di materiale pedopornografico. Elementi che potrebbero portare, per chi ha divulgato le immagini ad accuse penali molto gravi.