Dopo il Parco Cassarà, ancora chiuso, scatta il rischio amianto e relativo sequestro anche per i Cantieri Culturali della Zisa. Nella nota struttura, fiore all'occhiello dell'Amministrazione Comunale, per eventi culturali, mostre e concerti è a rischio contaminazione amianto. La Procura ha immediatamente disposto il sequestro di una vasta area che comprende anche un capannone dismesso. Il provvedimento nasce da alcune rilevazioni compiute dall' ARPA, i cui tecnici hanno effettuato alcuni campionamenti riscontrando tracce sospette di fibra di amianto.
Queste scoperte, giuste e come si dice "meglio tardi che mai" gettano però nello sgomento e nella costatazione che questa città per decenni è stata abbandonata e le cose che si sono realizzate poi sono costrette ad essere chiuse o ridimensionate perchè pericolose "per la salute pubblica". Tutto assume il sapore della facciata, si apre si inaugura si celebra, ma poi si scoprono sempre altarini di vario genere. È paradossale che in una struttura come i Cantieri Culturali, si venga a scoprire una cosa del genere, così come lo è stata scoperta e relativa privazione ai cittadini del Parco Cassarà.
Concettualmente è chiaro che in questa città non si può ripartire dalle macerie, perchè le macerie sono troppo intrise di ogni genere di problema, pericolo, e malaffare. Oggi bisogna recuperare il coraggio dell'Identità e della Verità. Azzerare e ricominciare da sotto le macerie e non costruirci sopra...