L'Amministrazione comunale di Palermo ha presentato il nuovo piano sulla pubblicità. Era ora, un ambito di rilevanza economica non indifferente, da qualcuno sottovalutato, in balia dell'abusivismo e dell'incertezza. Naturalmente dovrà essere approvato dal Consiglio comunale. Un giudizio analitico non è possibile tentarlo perché occorrerebbe conoscere il testo integrale, ciò che per adesso si può dire è che il piano divide Palermo in otto zone suddivise, a loro volta, in 81 lotti che costituiranno 14 maxi raggruppamenti da mettere a bando. Ogni ditta potrà partecipare al bando per un massimo, pare, di tre maxi raggruppamenti, ciò per evitare monopoli di fatto che, in realtà, sono esistiti ed esistono a danno di tanti medi e piccoli imprenditori del settore e piccoli commercianti che non possono permettersi alti costi di pubblicità. Una perplessità e una preoccupazione mi fanno temere che potrebbe non cambiare nulla. La perplessità riguarda la previsione di un periodo di transizione fino al dicembre 2015, cioè a ridosso della scadenza dell'attuale consiliatura, entro il quale si dovrebbe approvare il regolamento ed approntare i bandi lasciando, nel frattempo, le cose come stanno. La preoccupazione, invece, è che non possiamo prevedere quando e come, con quali modifiche, il Consiglio comunale approverà il regolamento in questione presentato ieri. Da annotare il quasi allargare delle braccia di sindaco, che ha ammesso che bisogna fare di più sul contrasto alle violazioni delle attuali norme, e polizia municipale, per carenza di personale, di fronte all'abusivismo a tappeto di cartelloni, impianti e affissioni varie. La situazione dovrà rimanere invariata per altri due anni, pochi mesi prima delle elezioni amministrative, elezioni, lo diciamo a margine, che non sappiamo come si svolgeranno visto il caos all'Assemblea Regionale Siciliana sulla riforma delle province ancora in alto mare e l'abolizione a sorpresa, allo stato degli atti, delle aree metropolitane. Mi permetto di nutrire più di un dubbio che si giunga a quella data con le carte a posto, mi auguro di essere smentito da un'approvazione record. Il Consiglio comunale, meglio, le commissioni consiliari competenti, dovranno audire le categorie e le imprese interessate che cercheranno in tutti i modi, ognuna per la propria parte, di conseguire risultati favorevoli e, poi, c'è il gioco d'aula con le sue incognite, i suoi scontri e con i suoi tempi. Solo qualche settimana fa, in occasione dell'incredibile vicenda del regolamento sui dehors, le strutture leggere che dovranno sostituire i gazebo ormai dichiarati "fuori legge", abbiamo chiesto che in Consiglio comunale si creasse una sorta di corsia preferenziale per tutti quei provvedimenti che hanno un impatto diretto ed immediato sull'economia sofferente della città. Anche il sindaco Orlando auspica che si faccia presto ad approvare i regolamenti. Staremo a vedere.
Pippo Russo