Il Comune di Palermo ha aderito alla Rete RE.A.DY. (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni per il superamento delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere) sottoscrivendo la "Carta di Intenti".
Con l'adesione, si dà mandato agli assessori alla Cittadinanza Sociale e alla Partecipazione, Agnese Ciulla e Giusto Catania di individuare, i Servizi che per le rispettive aree di competenza diano completa attuazione ai principi di Ready. Inoltre, è stato anche deciso di dar mandato all'Ufficio Sviluppo Organizzativo di predisporre una proposta di formazione del personale dell'amministrazione, sia quello a diretto contatto con il pubblico sia quello più sensibile alle tematiche delle discriminazioni, attività protesa a migliorare la conoscenza delle problematiche legate all'orientamento sessuale e all'identità di genere.
"L'adesione alla Rete Ready – ha detto Giusto Catania – è il modo migliore per avvicinare la città al Gay Pride nazionale che sarà ospitato a Palermo il prossimo giugno e segna una precisa volontà dell'amministrazione comunale di combattere tutte le forme di discriminazione".
"Questo è un momento molto importante per la città di Palermo – ha sottolineato l'assessore Ciulla – che potrà confrontarsi su questi temi con altre città italiane e non solo, per affermare secondo le logiche del rispetto il diritto alla differenza di genere. Siamo convinti che questo è il primo passo per riconoscere alle cittadine e ai cittadini palermitani il diritto alle proprie scelte".
Il Comune di Palermo si aggiunge ai 25 Enti locali tra Regioni (Piemonte e Toscana), Province (Cremona, Roma, Siracusa, Torino), Comuni (Bari, Bologna, Casalmaggiore, Capraia e Limite, Cremona, Firenze, Marineo, Messina, Napoli, Perugia, Pisa, Pistoia, Rende, Roma, Salsomaggiore Terme, Savigliano, Torino, Venezia) che hanno aderito alla Rete RE.A.DY. sottoscrivendo la Carta di Intenti.