Palermo e la mentalità mafiosa, ecco servita la polemica quotidiana tra carta stampata e social network. La prima battuta è stata della modella palermitana Eva Riccobono, in un'intervista rilasciata a 'Vanity Fair'. Le parole della giovane indossatrice non sono passate inosservate. Al contrario hanno dato il via a una serie di repliche e contro repliche, che hanno coinvolto anche esponenti del governo e il sindaco del capoluogo siciliano.
"Vado una volta al mese a Palermo – ha detto la Riccobono - per ricaricarmi, ma alcune cose dei palermitani non mi piacciono, come la mentalità mafiosa. Detesto quelli che si lamentano sempre e che vogliono la raccomandazione e soprattutto il familismo e i soprusi" .
A stretto giro di posta la replica del sottosegretario allo Sviluppo economico, la palermitana Simona Vicari. Ospite del programma KlausCondicio l'esponente del Pdl si è detta "molto dispiaciuta per le parole della Riccobono". "Dispiace moltissimo - ha detto - una palermitana possa esprimersi in questo modo. Non so che gente frequenti Riccobono a Palermo. Palermo negli ulltimi dieci anni è cambiata moltissimo. In Sicilia c'è stata una rivoluzione culturale, la gente si è ribellata, c'è molta antimafia nelle scuole e i ragazzi ne sono molto consapevoli. Forse lei non ha tempo di verificarlo perchè viene e poi riparte".
Contro la modella anche l'europarlamentare Sonia Alfano.
"Quanto dichiarato da Eva Riccobono - ha dichiarato - a proposito dei palermitani è gravissimo e ingeneroso, per diverse ragioni. Dire che a Palermo domini la mentalità mafiosa è segno di profonda ignoranza e superficialità. Forse Eva Riccobono, occupandosi di tutt'altro, non sa che in Sicilia centinaia di persone hanno perso la vita per combattere la mafia, per garantire libertà e democrazia. Non sa che i familiari delle vittime girano per le scuole al fine di educare i giovani alla legalità, perché questa terra possa riscattarsi. Palermo è piena di persone oneste, che lavorano, anche se non sono tutti alti e biondi come lei. Magari la supermodella, che peraltro è nata nel capoluogo siciliano, frequenta la gente sbagliata".
Ma la 'supermodella' non si è fatta di certo intimorire e ha replicato tramite twitter: "Gentile @SoniaAlfano - ha cinguettato - constato con rammarico che ha inventato la mia risposta, non ho mai detto che a Palermo domina la mentalità mafiosa ma che detesto quella mentalità. Ribadisco che detesto la mentalità mafiosa ogni dove e le consiglio di rileggersi le mie parole che sono ben diverse nel significato e nella grammatica da quelle da lei riportate. Passo e chiudo".
Chi pensa a una polemica 'al femminile' si sbaglia.
Interpellato sulle dichiarazioni della modella, anche il sindaco Leoluca Orlando. "Quello di cui parla Eva Riccobono - ha detto - si chiama cultura all'appartenenza. E'quella logica per cui non chiedi a qualcuno cosa sa fare ma a chi appartiene. Prima era un vizio tipicamente siciliano, adesso è diventato cultura nazionale. Non ha sbagliato l'analisi ma il problema è la terapia, la ragione per cui ognuno di noi deve fare quella parte per evitare che si rifiuti la cultura all'appartenenza".