Qualcuno sta realmente capendo cosa sta succedendo e quale è il rischio sociale? Non servirebbero stime e grafici per comprendere il profondo stato di disaggio del settore commerciale nella nostra città e nella sua provincia. Ogni giorno c'è una saracinesca chiusa che ci fa pensare e spesso sbalordire. Attività commerciali storiche, in cui si andava da piccoli con i genitori e a loro volta loro stessi con i nostri nonni. Chiudono le realtà storiche di questa città, ogni giorno una, spesso attività aperte da oltre 50 anni se non di più. A confermare, ciò che è sotto gli occhi di tutti, sono i dati comunicati dalla Confesercenti, oltre 370 aziende hanno chiuso i battenti nei primi due mesi del 2014 tra palermo e la provincia. Causa principale di questa emorragia d'imprese, che conferma il trend negativo dello scorso anno, è l'eredità lasciata dal 2013 il calo del Pil il crollo dei consumi e un peso fiscale ormai diventato insostenibile per il comparto.
Molte aziende infatti "chiudono per non fallire" non è possibile sostenere le rateizzazioni fiscali e contributive dei precedenti anni e in più quelle correnti. Una situazione che ormai sta azzerando il tessuto produttivo della nostra città, con conseguenze che primo o poi verranno tutte a galla, e qualcuno se ne dovrà prendere la responsabilità.