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Palermo. L'elementare Ilaria Alpi, rimessa a nuovo grazie ai genitori e a…Leroy Merlin

Scuola elementare Ilaria AlpiFinestre, portone, aule, bagni, colore...tutto (rimesso a) nuovo alla scuola elementare Ilaria Alpi, che lo scorso 18 settembre ha accolto i suoi piccoli studenti. Si guardavano attorno emozionati e sorpresi, sui loro volti si potevano leggere le parole "Ma è la mia scuola?" e su quelli compiaciuti dei genitori qualcosa del tipo: "Siamo stati bravi...".

Bravi si, perché hanno fatto tutto loro, dove l'amministrazione ha mancato. Perché si arriva ad un punto in cui bisogna prendere la situazione in mano e trovare una soluzione. Soprattutto se di mezzo ci stanno i nostri figli.

La scuola, dicevamo, è quella intitolata a Ilaria Alpi (la giornalista uccisa in un agguato il 20 marzo del 1994, mentre si trovava come inviata di guerra in Somalia), nel quartiere Ciaculli- Croce verde, alla periferia di Palermo e fa parte del comprensivo Padre Pino Puglisi.
Una scuola abbandonata a se stessa da tempo; nonostante le lezioni siano state svolte regolarmente nel corso degli anni, perché i bambini, della scuola hanno bisogno e dunque nonostante i ripetuti atti vandalici e le pessime condizioni in cui versava, non è mai stata chiusa.

E' successo però che, dopo i numerosi tentativi fatti con l'amministrazione comunale, fin dagli onoratissimi tempi di Cammarata, e dunque richieste di intervento la cui unica risposta era (ed è) sempre la stessa "non ci sono soldi", ha prevalso nei genitori, la volontà di cambiare le cose ed è così che si è trovata la soluzione, chiedere aiuto ai privati. Ed è scattata l'operazione Leroy Merlin.  Già, il colosso del bricolage.
Antonella Di Maio, una delle mamme, dopo aver pensato a lungo insieme al marito e ad altri genitori a chi poter chiedere, ha deciso di tentare questa strada. Lo scorso anno, si trovava lì, come spesso capita se deve acquistare qualcosa per la casa, e si è diretta decisa all'ufficio informazioni spiegando la situazione: "Ho lasciato un messaggio scritto, spiegando quali fossero le condizioni della scuola e chiedendo un aiuto. Ho lasciato alcune foto che avevo fatto e sono andata via, piena di speranza".
E la sua tenacia è stata premiata. Dopo un paio di mesi fu contattata e lo scorso 1 Luglio sono partiti i lavori.
A far da tramite con il Comune ci ha pensato il vicepresidente della II circoscrizione Gianluca Inzserillo, servivano infatti le autorizzazione ad intervenire nel plesso scolastico. "E' stato un grande aiuto per noi, perché ha risolto i problemi burocratici che noi chissà quando avremmo risolto".

Si è iniziato con la sistemazione delle grate alle finestre. "L'azienda ha mandato una squadra di circa 15 ragazzi , preparatissimi. Hanno lavorato incessantemente, dividendosi in du squadre, tra mattina e pomeriggio". Andando ai numeri, sono stati impiegati circa 6 mila euro di merce, 4 collaboratori Leroy Merlin e al giorno e tre squadre di artigiani professionisti.

Purtroppo, dopo soli due giorni di lavoro, si è verificato quello a cui in questa città siamo abituati. E' stato messo dell'attack nel portone di ingresso, nel tentativo, vano, di scoraggiare la prosecuzione degli interventi e magari interromperli.
Ma non è stato così. E quindi si è continuato con la sostituzione dei flessibili e le rubinetterie varie, delle serrande e cinghie, dei vetri. Le aule sono state riverniciate ed eliminate le macchie di umidità. Sono state riparate le crepe che si erano formate, e persino messi in sicurezza dei fili scoperti (diciamo perfino, perché non era previsto nei lavori da effettuare). E' stato ripristinato il portone di legno e messo a nuovo, ridipinto di bianco il porticato e cancellate tutte le scritte sui muri.

Si è messa in moto una macchina virtuosa, fatta di forte collaborazione. Perché nessuno è rimasto a guardare, le mamme hanno ripulito tutto.

Il 18 settembre, è stato un momento bellissimo per tutti, una grande soddisfazione per l'intero quartiere, perché quando una scuola, viene restituita alla città, viene messa al servizio della cultura. Cultura già, che parte da qui, dalla formazione dei nostri bambini. Se manca questo, è inutile parlare di Cultura, è inopportuno utilizzare questa parola se una città non è in grado, intanto, di garantire la scuola, intesa già come struttura

E l'Ilaria Alpi è solo uno degli esempi.

Una scuola abbandonata da sempre, dove gli atti vandalici e micro criminali si susseguono. Lo scorso natale, ci hanno raccontato, i genitori avevano raccolto dei soldi per regalare alla scuola stereo, casse e macchina fotografica. Dopo un paio di giorni qualcuno però ha rubato tutto.La biblioteca è stata svuotata, anche i libri hanno portato via e dunque ne approfittiamo per lanciare l' appello dei genitori : " Se avete libri da donare, contattateci, noi non vediamo l'ora di poter riempire di nuovo quegli scaffali!".

Ma c'è anche un altro appello che lanciano le famiglie del quartiere; chiedono un asilo nido...

Ma intanto, si godono questo risultato: "I ragazzi di Leroyn Merlin sono stati bravissimi, e ci hanno detto che appena possibile vogliono continueranno con dei progetti per il verde che c'è alle spalle dell'istituto. Li ringraziamo di cuore perché lo hanno fatto per un senso del dovere e di partecipazione che andava oltre il lavoro commissionato dall'azienda".

Ma sanno bene quei genitori, che di lavoro da fare ancora ce n'è parecchio e hanno tutta l'intenzione di proseguire e di coinvolgere anche quelli che, per un motivo o per un altro, in questa prima fase non hanno partecipato. Ma si sa, è così che funzione, c'è sempre qualcuno che inizia e qualcuno che aspetta, in questa cose, l'importante è poi ritrovarsi tutti insieme, per quella cosa che si chiama bene comune, termine abusato ormai, ma in cui, grazie a Dio, ancora qualcuno crede.

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