Al Porto di Palermo per anni alcuni boss di cosa nostra avrebbero gestito, il settore dei container all'interno della struttura portuale. La Procura di Palermo ha scoperto che nella società di riferimento “new port” vi erano 24 persone con precedenti diretti o parentele attribuibili ai clan di cosa nostra. Nonostante lo scorso anno alla new port erano subentrate altre due società in cui non figuravano infiltrazioni mafiose, questo per gli organi di giustizia sarebbe da ricondurre a una mera operazione di facciata, per questo motivo è stata disposta la sospensione degli amministratori delle società new port, portitalia e la TCP, per sei mesi.Oltre a ciò sono stati sequestrati beni per 2 milioni e mezzo di euro a quattro ex soci della new port.
Al Porto di Palermo per anni alcuni boss di cosa nostra avrebbero gestito, il settore dei container all'interno della struttura portuale. La Procura di Palermo ha scoperto che nella società di riferimento “new port” vi erano 24 persone con precedenti diretti o parentele attribuibili ai clan di cosa nostra. Nonostante lo scorso anno alla new port erano subentrate altre due società in cui non figuravano infiltrazioni mafiose, questo per gli organi di giustizia sarebbe da ricondurre a una mera operazione di facciata, per questo motivo è stata disposta la sospensione degli amministratori delle società new port, portitalia e la TCP, per sei mesi.Oltre a ciò sono stati sequestrati beni per 2 milioni e mezzo di euro a quattro ex soci della new port.