Qualcuno in campagna elettorale aveva detto " che la pacchia" era finita e che ora ci sarebbero state le regole. Premiare i cittadini che rispettano le regole piuttosto che alla fine trovare il metodo per salvare chi le regole non le rispetta e "se ne frega" resta una chimera pure a Palermo.
Ormai è concreto il "rischio" che l'Amministrazione Comunale dia il via libera a un maxi condono edilizio. Dovrebbero essere circa 80 le richieste di condono, relative ad altrettanti abusi, che potrebbero conoscere una esitazione positiva. Parliamo di ottanta richieste di sanatoria che avevano ricevuto il diniego perché poste su aree a rischio idrogeologico o sottoposte a vincolo paesaggistico, cioè illegali. A queste se ne potrebbero aggiungere altre 50, attualmente sospese, che potrebbero avere il via libera. Come si arriva a questo nel dettaglio ve lo risparmiamo, perchè i cavilli in Italia per derogare la legge ci sono sempre. Ma è proprio li che potrebbe intervenire la politica che detta le linee di condotta, scegliendo se usare una linea dura contro chi commette abusi, o una linea morbida. A Palermo sembra prevalere la seconda. In sintesi circa quattro mesi dopo il sì del Consiglio comunale all'ordine del giorno che recepiva un parere emesso dal Consiglio di giustizia amministrativa — che stabiliva che la non sanabilità degli immobili in aree con vincoli relativi di edificabilità non è obbligatoria — la segreteria generale di Palazzo delle Aquile, di concerto con l'avvocatura, ha espresso parere positivo ad un'interpretazione estensiva... Il risultato culturale resta dirompente: chi le leggi le rispetta ha fatto il giusto... chi non le rispetta è più furbo tanto un condono non si nega a nessuno.
Speriamo che il Sindaco Orlando intervenga sulla vicenda BLOCCANDO qualsiasi interpretazione pro abuso.