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Palermo. Dopo 25 anni ''riaperta'' la fogna della Bandita. La denuncia dell'associazione Vigliena

C'è chi da un lato tenta di riqualificare la zona, di restituirla ai residenti e alla città tutta e chi dall'altro continua a danneggiarla. Ecco il reportage fotografico realizzato dall'associazione Vigliena ieri sera alla Bandita. Perché è con l'imbrunire che le fogne vengono aperte. Già.

Pare che non accadesse da 25 anni e invece con il 2013, ecco che si fa un bel salto nel passato. Un bel salto nel degrado e nell'abbandono e che il quartiere si trova di nuovo a dover sopportare l'ennesima vergogna.

Solo qualche giorno fa, domenica mattina, l'associazione Vigliena in collaborazione con Spazio Comune 2012 (cooperativa nata mesi fa e composta da giovanissimi del quartiere, ndr) e Guerrilla Gardening Palermo, ha organizzato la Befana alla Bandita, una giornata del tutto autofinanziata, per dire "Riprendiamoci la Bandita". Musica, giochi, arte e ambiente. E' stata infatti regalata al quartiere la "BarcAiuola", (foto in basso) una barca in disarmo di circa 6 metri di lunghezza, proveniente dal porticciolo della Bandita,  ripulita, riempita di terra e di piante e infine dipinta dai bambini intervenuti e uno spazio verde dove fino a pochi giorni prima c'era solo immondizia.

Un dono, nel segno del "insieme possiamo". Eppure, esattamente a pochi metri dal luogo in cui è stata posta la BarcaAiuola, come si evince dalle foto, ecco venir fuori la fogna: "Lo scarico, dal quale dovrebbero uscire acque bianche – dice il presidente dell'associazione Vigliena, Silvia Lupo – getta in mare vera e propria melma. Ci chiediamo come mai sia stata aperta così dal nulla....e perché. La situazione è gravissima. Ci sono ratti di dimensioni assurde ed un cattivissimo odore comincia a diffondersi in zona. Chi ha dato l'autorizzazione alla riapertura e soprattutto questi scarichi da dove provengono?". Vigliena cerca di interloquire con l'amministrazione da tempo, in merito al tema della riqualificazione del litorale della Bandita e del porticcolo della stessa, in stato di totale abbandono e pericolo per i pescatori: "Da quasi due anni - spiega Silvia Lupo - ci occupiamo di questa zona, abbiamo presentato anche esposti in Procura (archiviati), in merito al mancato intervento degli enti competenti e dopo avere contattato l'amministrazione comunale, l'Amia, persino la Capitaneria di Porto. Ma le nostre raccomandate sono rimaste senza risposta. Abbiamo fatto video per denunciare la situazione, organizzato giornate di sensibilizzazione sempre sul luogo, come quella della scorsa domenica per la Befana. Ma nulla su questo fronte si muove. E adesso ecco anche questa "novità", la fognatura aperta e lo scarico in mare. E' inaccettabile".

Pare che sulla questione ci siano indagini in corso. Che il Consiglio di circoscrizione sia già informato della faccenda e la stessa amministrazione sia stata informata dall'associazione stessa che ha inviato al sito del Comune di Palermo, le foto. Noi  cercheremo di saperne di più, ma intanto era opportuno informare di quanto continua ad accadere, nel 2013, a Palermo. Perché la Bandita è Palermo, seppur interessi svariati tendono a voler mantenere determinate zone "periferiche" di nome e soprattutto di fatto.