Probabilmente la decisione nasce dalle ultime polemiche seguite alle dichiarazioni fatte dal procuratore aggiunto Vittorio Teresi sulle motivazioni della sentenza del processo Mori/Ubinu: un commento parecchio duro sull'operato dei giudici della corte con tanto di voto assegnato, un 4-. Voto poi "ritrattato" per usare il termine utilizzato da Salvatore Borsellino, il fratello del giudice Paolo Borsellino.
Il procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, cpme si legge oggi sul quotidiano La Stampa, ha così stabilito delle "direttive obbligatorie" per la Procura. "Basta all'esposizione di opinioni personali ed orientamenti lato sensu ideologici – si legge nella circolare - basta alle parole in libertà, alle accese unilaterali critiche a provvedimenti normativi adottati o in corso di adozione. Basta anche con enfatiche e generalizzate denigrazioni di intere categorie sociali e a maggior ragione di singole persone, con particolare accentuato divieto per i soggetti del processo". Poi un chiaro riferimento alle notizie che appaiono sui giornali: "Gli interventi dovranno essere rigorosamente limitati e perimetrati" agli argomenti delle conferenze stampa e bisognerà "respingere o eludere garbatamente" le domande dei giornalisti considerate fuori tema. Ed opinioni o critiche sulle leggi dovranno essere espresse con una "pacata e argomentata esposizione di eventuali inconvenienti connessi alla pratica applicazione" senza "apodittiche sottovalutazioni dei provvedimenti stessi".