Le vittime predilette sono sempre le stesse, tendenzialmente le persone più anziane. Nell'ultimo periodo sono esponenzialmente aumentate le denunce all'autorità di pubblica sicurezza rispetto alla clonazione delle carte bancomat usate per i prelievi allo sportello automatico delle filiali.
Dalle ricostruzione fatte dagli inquirenti, che ha portato all'identificazione e alla denuncia di 4 persone il metodo era molto semplice e collaudato. Identificata l'ignara vittima atta ad effettuare il prelievo a un qualsiasi bancomat, si formava una finta coda di tre quattro persone. Al momento giusto un primo truffatore, annotava il codice digitato dal legittimo titolare della carta, un secondo lo distraeva con una banconota caduta per terra, mentre un terzo sostituisce rapidamente la carta con quella di un'altra. La vittima confusa, faceva in fretta a prendere il denaro uscito per il prelievo e andava via con in mano un bancomat non suo. I malviventi avendo quindi l'originale e il pin procedeva a prosciugare il conto in qualche giorno. Una anziana donna palermitana si sarebbe accorta della truffa solo quando dopo circa una settimana si era recata per fare un nuovo prelievo, ma ovviamente il bancomat in suo possesso non funzionava... controllato il conto prima di bloccare la carta erano già spariti ben 6 mila euro.
Una nuova e più movimentata tecnica di truffa che di fatto sostituisca quella già più nota della della "forcina". Tecnica che prevede l'inserimento dentro l'erogatore di una forcina che rimane appena sporgente, quando l'erogatore si chiude. Quando il cliente si reca allo sportello riesce a fare tutte le operazioni ma non riceve il denaro. Pensando ad un guasto va via, e a questo punto il malvivente rimuove la forcina e l'erogatole elargisce le banconote...