Succede a Palermo in pieno centro storico al Capo. Un ex convento, Sant'Agata della Guilla, è stato trasformato in una vera e propria serra clandestina per la coltivazione di marijuana. A scoprirlo è stato il nucleo investigativo dei Carabinieri. All'interno sono stati ritrovati oltre cento vasi contenenti piante già altre un metro e mezzo, il tutto corredato da impianti sofisticati di illuminazione, areazione e perfino un sistema di irrigazione centralizzato collegato ad un rilevatore di umidità dell'aria. Adiacente alle stanze adibite a coltivazione anche altri locali che servivano per l'essiccazione delle piante e la contestuale vendita dello stupefacente. Come se non bastasse tutti gli impianti elettrici sono stati trovati allacciati abusivamente alla rete elettrica.
Su disposizione dell'Autorità giudiziaria le piante sono state campionate dai carabinieri del Lass (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) e successivamente estirpate e distrutte. Sono tutt'ora in corso le indagini per risalire agli autori della coltivazione ed accertare chi avesse la disponibilità dell'immobile.