Fenomeno in crescita a Palermo. Il vecchio detto ci ricorda che l'investimento più sicuro è e resta il “mattone”. Scanso terremoti e distruzioni... la casa è il punto centrale di chi ha qualche soldo da investire o ha la necessità di averne e perciò vende. Oggi è difficile trovare a Palermo un portone senza uno o più cartelli con su scritto, vendesi o affittasi. E moltiplicatasi l'offerta ecco che si da sfogo alla “libera imprenditoria”. Il gioco è tra i più vecchi: vendere appartamenti di cui non si ha ne la proprietà ne tanto meno il legittimo mandato dei proprietari a farlo. Un fenomeno crescente, anche a Palermo, emblematico il caso scoperto dalla Guardia di Finanza concentrato in unico stabile di via Ausonia. A quanto pare affabili avventori avrebbero venduto, “sulla carta” un appartamento di 200mq facendosi consegnare da ignari, e forse un pò sprovveduti, acquirenti una caparra di ben 70 mila euro, paventando un affare da chiudere immediatamente visto che 200 mq in via Ausonio erano proposti a complessivi130 mila euro. Alle successive richieste, da parte degli acquirenti, di vedere la casa... ecco la latitanza totale del venditore e la contestuale sparizione della caparra. Da i dati che emergono questo tipo di truffa è molto più diffusa di quanto si creda, non solo la vendita senza il titolo di proprietà, ma anche immobili costruiti da poco venduti con ipoteche gravanti o senza gli oneri di urbanizzazione e le tasse di costruzione pagate, senza allacci, fideiussioni a garanzia delle caparre ricevute false, ecc. ecc. Il consiglio è quello di non credere “all'affare delle vita”, di non versare alcuna caparra senza l'intervento di un notaio che verifichi lo stato reale dell'immobile e un po' di buon senso che nella vita non guasta mai, ma sopratutto non credete alle "Botte di C..."
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