Il suo nome è Matteo Tinì, 29enne di via dei Coltellai. Lo scorso 26 luglio aveva partecipato alla manifestazione inscenata da alcuni esercenti in piazza San Domenico e degenerata in atti di vandalismo, che distrussero la "nuova" isola pedonale, motivo proprio della protesta.
Per quella vicenda Tinì, insieme ad altre 18 perone, era stato denunciato dalla Digos della Questura di Palermo per manifestazione non preavvisata all'Autorità Provinciale di Pubblica sicurezza, deturpamento di cose altrui ed interruzione di pubblico servizio.
Adesso è stato arrestato per avere compiuto 4 rapine ai danni di tre agenzie del Monte dei Paschi di Siena, nell'arco di tre mesi.
Praticamente identiche le modalità dei quattro assalti. L'uomo incensurato e fidando proprio su questo entrava nelle filiali bancarie a volto scoperto, minacciava i dipendenti e poi portava via il bottino, stimato complessivamente in 20.000,00 euro .
Tutte le agenzie assaltate erano munite di sistema biodigit e il sistema di sicurezza ha costretto Tinì, in relazione ad ogni assalto, ad imprimere le sue impronte sull'apposito sistema di registrazione.
Tinì è riuscito a farla inizialmente franca proprio per l'assenza di precedenti penali
Negli scorsi mesi, in un'altra indagine relativa ad altre rapine ad istituti bancari, è stato tratto in arresto e fotosegnalato.
I poliziotti sono così venuti in possesso delle sue impronte, che confrontate con quelle lasciate dal rapinatore degli assalti, hanno consentito di dare un nome ed un volto al rapinatore seriale.
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