Palermo. Vasta operazione antidroga dei Carabinieri del Comando Compagnia Palermo Piazza Verdi, che hanno eseguito 43 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Palermo su richiesta dalla locale Procura Distrettuale Antimafia.
Il reato contestato è associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
All'operazione stanno partecipando 180 militari supportati dall'alto da due elicotteri.
Le indagini hanno consentito di documentare l'attività criminale di due importanti organizzazioni che gestivano una delle principiali piazze di spaccio palermitane nella zona della Guadagna.
"E' stata appurata l'esistenza di una struttura quasi impenditoriale - spiega Enrico Scandone, comandante del gruppo Carabinieri Palermo - e organizzata in base allo stupefacente da rifornire che consentiva di praticare prezzi molto competitivi".
Secondo quanto reso noto dagli inquirenti, i pusher che vendevano la droga fungevano anche da 'vedette' per anticipare l'eventuale arrivo delle forze dell'ordine.
"Gli spacciatori - spiegano gli investigatori - operavano in totale sintonia tra loro effettuando gli scambi in concorso, sotto la stretta sorveglianza dell'area da parte delle vedette che a bordo di potenti scooter 'pattugliavano' tutto intorno la zona".
Nell'ambito dell'organizzazione i ruoli di pusher o di vedetta erano assolutamente intercambiabili anche nell'arco della stessa giornata. Intercambiabili erano anche i clienti che spesso si fidelizzavano alla piazza e cominciavano a fare ordini di quantitativi ben precisi al telefaono allo spacciatore di fiducia che poi lo indirizzava al momento dell'acquisto al pusher di turno. Al telefono i pusher stavano attenti per non farsi scoprire da eventuali intercettazioni. I più esperti utilizzavano 'schede di servizio' mentre i più giovani utilizzavano telefoni intestati a loro o a parenti prossimi parlando con i clienti in maniera chiara di fumo ed erba.