Me l'aspettavo, da quando si cominciò a parlare delle pedonalizzazioni natalizie di via Ruggero Settimo, via Maqueda e via Roma. Non che io sia provvisto di particolari capacità di preveggenza, ma sappiamo a Palermo le cose come vanno. Sembra che tutti siano d'accordo, quando si tratta di assumere alcune decisioni importanti, per poi scoprire che non è così. Nei giorni scorsi abbiamo avuto la rivolta di una parte dei commercianti di via Maqueda che vogliono la "loro" strada riaperta al traffico, ma ci sono altri negozianti che la pensano in modo esattamente opposto. Su via Roma è il caos delle posizioni. L'assessore al ramo assicura che la determinazione di chiudere, nel confronto indispensabile tra Amministrazione comunale e commercianti, era stata presa se non all'unanimità poco ci manca, ma tant'è. Certo, una lamentela espressa dai cittadini va presa sul serio, la pedonalizzazione o c'è o non c'è. Non si può camminare al centro della strada inibita al traffico veicolare con l'ansia che ti arrivi da dietro un autobus dell'Amat o altro mezzo autorizzato. La verità è che noi palermitani dobbiamo decidere se vivere e morire in una città sempre più caotica, nemica, insalubre ed anonima o se vogliamo prendere il coraggio a due mani e fare scelte rivoluzionarie. Qualcuno non ha capito che le pedonalizzazioni sono una cosa seria, un investimento per il futuro, non solo in termini di qualità ma pure economici. Una città più vivibile, a misura di persona, che rispetta l'ambiente, gli animali, le proprie bellezze naturalistiche, architettoniche ed artistiche, è anche più attraente, per chi ci abita, per chi la visita e per chi ci vuole investire qualche euro. Palermo è diventata grigia, piena di smog che uccide, tappezzata di auto il cui tettuccio impedisce di guardare le meraviglie monumentali di cui è dotata e il volto dei passanti. Maleducazione, abusivi, cultori del posteggio in doppia e tripla fila, inquinamento acustico, sporcaccioni, l'elenco sarebbe lungo. Ho sempre sostenuto che possiamo avere il sindaco più bravo del mondo, e io credo che il nostro abbia le carte in regola, ma senza i palermitani Palermo non potrà mai risorgere, tanto meno dalle utime posizioni nelle classifiche sulla qualità della vita. Si faccia un piano serio di pedonalizzazioni mirate e assolute, consentiti solo i mezzi di soccorso e gli assi di attraversamento, con convenzioni con le cooperative di taxi, che devono agevolare la diminuzione di macchine circolanti non contrastare l'aumento delle licenze, per una significativa riduzione dei prezzi al fine di incentivare la convenienza a lasciare l'auto sotto casa. In parecchie città d'Europa si vedono solo taxi e biciclette. Per il momento, in attesa del tram e di nuove stazioni metro, evitiamo di chiudere aree eccessive ma quelle che si chiudono è "per sempre". Cominciamo a poco a poco. Si pedonalizzi, intanto, permanentemente tutta via Ruggero Settimo, piazza Politeama e Teatro Massimo inclusi. Sarebbe già una gran bella conquista.
Pippo Russo