Trent'anni, dal 2009 impegnato al fianco di Nichi Vendola per la nascita di Sel e "papà" del partito in Sicilia, Erasmo Palazzotto è oggi candidato alla Camera dei deputati per il collegio Sicilia Occidentale. Palermo Report lo ha incontrato, a margine della presentazione delle liste, per parlare delle prossime elezioni e della Sicilia.
Oggi prende il via la campagna elettorale di Sel. Quali sono le aspettative in termini percentuali?
"Sel può ambire a essere il quarto partito dopo Pd, Pdl, il Movimento Cinque Stelle. Possiamo raggiungere l'8 per cento".
Sei candidato alla Camera dei deputati a soli trent'anni. Come stai vivendo questa esperienza?
"Devo ancora abituarmi... In realtà sono reduce dalle Primarie quindi è come se avessi già fatto la campagna elettorale. Questa volta però possiamo parlare di più delle nostre idee. Degli obiettivi che ci poniamo. Sono in Sel dalla sua nascita e credo molto nella costruzione della nuova sinistra che possa realmente contribuire al cambiamento del Paese".
La campagna elettorale oggi sembra giocata tra comparsate tv e radio. Che impressione hai?
"Nessuno parla dei problemi reali. Si parla di Berlusconi, ma non dei danni del berlusconismo; si parla di Monti, ma non delle conseguenze delle riforme varate dal suo governo. E' come se si volessero nascondere i temi reali. Oggi abbiamo un'Italia precaria, dove i ragazzi hanno solo contratti a termine, dove l'ambiente non è tutelato...Eppure si parla solo Berlusconi e Monti".
Parliamo di Sicilia. Come giudichi l'avvio della nuova legislatura con il Movimento Cinque Stelle a "gettare scompiglio" nei vecchi schemi? Penso, ad esempio, alla restituzione di buona parte dell'indennità...
"Sicuramente c'è bisogno di una moralizzazione della politica, di una riduzione dei costi. E' anche vero però che il Movimento Cinque Stelle sta diventando un po' una macchietta.. l'assegno gigante... la cerimonia pubblica...Si cavalca un po' troppo l'insofferenza dei cittadini".
Il partito democratico a livello nazionale ha fatto scelte diverse rispetto alla Sicilia. Non temi che questo diverso atteggiamento possa danneggiare anche Sel?
"Il Pd in Sicilia è stati protagonista di una bruttissima stagione politica: quella del lombardismo. Adesso attendiamo di vedere cosa farà il governo di Rosario Crocetta. E' vero che il Partito democratico a livello nazionale ha fatto scelte molto diverse rispetto a quella fatte in ambito locale ma non credo che questo possa danneggiarci. Gli italiani, i siciliani, hanno tutti gli strumenti per valutare le azioni dei singoli e scegliere con attenzione".
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