News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
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  • AGRIGENTO (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia e dei Nuclei Cinofili di Palermo – Villagrazia e Nicolosi, proseguendo l’operazione di controllo del territorio e polizia giudiziaria dello scorso martedì, diretta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, durante la quale sono state sottoposte a […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Due ore intense ed intrise di entusiasmo, per “Palermo Premia lo Sport 2024”. La festa dedicata agli atleti, tecnici, dirigenti, società ed organizzatori andata in scena stamane al Politeama, pieno in ogni ordine di posti. La manifestazione, iniziata con le note delll’inno di Mameli, è scivolata rapida grazie al ritmo imposto dai […]

Ora chiediamo Verità

Ora serve un'operazione verità. Il neo governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, e i nuovi parlamentari regionali sono chiamati al più alto senso di responsabilità civile e politica. La Sicilia da troppo tempo è avvolta da una nebbia fitta e impenetrabile, una coltre di non governo che cela una situazione certamente non chiara sul reale stato di deficit delle casse regionali. La sensazione generale è di un grave stato di crisi oltre che economico, istituzionale e politico. Una regione da troppo tempo in ostaggio della burocrazia che, in assenza della politica e dell'azione amministrativa, ha negli ultimi anni, di fatto governato.

 

Ristabilire il rapporto tra azione amministrative del nuovo governo, determinazione politica e regolamentare del neo Parlamento e funzione pubblica dell'apparato burocratico, è il primo arduo compito che noi tutti affidiamo a Rosario Crocetta. Legalità e antimafia devono rappresentare i presupposti di qualsiasi azione di governo, e queste preziose matrici ci è dato pensare che siano nelle corde del neo governatore. Ma i problemi sono ben altri. Diversi anche dall'abbattimento dei costi della politica, più un dovuto segnale di riequilibrio sociale anti-casta, che priorità per evitare che la Sicilia con il proprio prezioso carico di siciliani si inabissi nel pur glorioso mare mediterraneo. Su un deficit stimato di 6 miliardi di euro non potranno essere i due, tre, anche cinque milioni di tagli alla casta a risollevarne il destino della nostra regione. La parola d'ordine non può che essere economia e sviluppo, lavoro e programmazione. La strada, nessuno si illuda, è in salita per non dire irta e scoscesa, ma quello di cui c'è bisogno è la direzione, una strada da seguire, un viottolo che sia, ma oggi i siciliani chiedono quanto meno la definizione di un percorso serio e credibile, consci di essere un popolo di grandi risorse e intelligenza, ma altrettanto stanchi di essere continuamente raggirati tra false notizie e iperbole politiche che, alla fine, sono diventate spirali vorticoase, per natura, senza alcuna via d'uscita.

Del resto il 16% del consenso attribuito al movimento Cinque Stelle e il 53% di astensionismo parlano alla politica in maniera fin troppo chiara.... ma l'esperienza insegna che peggior sordo non c'è di chi non vuol sentire...