Rapina, spedizione punitiva o.. suicidio? C'è anche questa ipotesi per l'omicidio di Mirko Vicari, l'agente della Polizia Municipale morto martedì pomeriggio nella sua abitazione di via Scillato.
Secondo una prima ricostruzione Vicari è rientrato a casa ma una volta giunto davanti la porta ha notato qualcosa di strano, è entrato sorprendendo dei ladri in azione. Sarebbe nata una colluttazione, poi lo sparo che ha raggiunto il vigile al petto, uccidendolo. Tutto mentre la compagna di Vicari, che era con lui al telefono ascoltava.
Immediatamente sono partite le indagini, ma con il passare delle ore aumentano i dubbi sulla dinamica della vicenda.
Sembra che Vicari avesse paura di qualcosa, tanto che per alcuni giorni aveva dormito a casa dei genitori, e che volesse cambiare casa.
Le indagini della sezione Omicidi della Squadra Mobile e della Procura continuano. Tre le ipotesi: il furto finito nel sangue; una spedizione punitiva per il lavoro di Vicari o il suicidio. Ipotesi, quest'ultima, nata nelle ultime ore.
Due vigilesse, sentite ieri alla Mobile, hanno sostenuto che il loro collega aveva manifestato la volontà di volersi suicidare per le sue condizioni economiche precarie.
Le indagini proseguono a 360 gradi e l'autopsia, che sarà eseguita oggi, potrebbe dare le prime risposte sulla dinamica dei fatti.