Risolto il giallo sull'omicidio di Giovanbattista Tusa, ucciso martedì con un colpo di pistola al fianco. A freddare l'uomo, che aveva precedenti per mafia, è stato il cognato per contrasti familiari.
L'assassino - l'ottantenne Vincenzo Gambino - inizialmente si era reso irreperibile ma stamani si è costituito alla Polizia.
Ai pm Maurizio Agnello e Roberta Buzzolani, Gambino ha descritto le tensioni e i rancori che aveva nei confronti della vittima. ''Era invidioso di me – ha detto -, mi minacciava e mi colpiva con le stampelle''.
L'ultima lite pochi giorni fa: ''mi ha insultato e detto 'cornuto' - ha raccontato - Per questo quando l'ho incontrato gli ho sparato''.
Gambino ha sostenuto di portare sempre con sè la pistola proprio per timore del cognato. Poi ha raccontato - ma gli inquirenti ipotizzano sia un tentativo di sembrare infermo di mente - di essere stato rapito dagli Ufo.
In un primo momento si era ipotizzato che il delitto fosse riconducibile agli ambienti della criminalità organizzata per i precedenti della vittima, ma dopo poco le indagini si erano spostate sul versante familiare.
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