La proposta di tassare le borse di studio degli specializzandi in medicina è stata rapidamente stracciata dopo un rapido giro al Senato in cui si dimostrava come si stesse per andare a colpire uno dei settori produttivi del paese, con età media che oscilla tra i 26 ed i 31 anni. Ma gli specializzandi siciliani hanno un'altra brutta sorpresa da affrontare.Pare infatti che nel selvaggio taglio di bilancio imposto dalla Regione siano finiti gli adeguamenti per le borse di studio dei futuri specializzandi in medicina. A fronte di un allargamento delle maglie in ingresso, con più posti e quindi più tasse universitarie da incamerare, non sono affatto cresciuti gli investimenti per completare il percorso di studi di un giovane medico in Sicilia.
A rendere ancora più irrazionale la logica di spesa interna, è la proiezione da qui a qualche anno del settore della sanità pubblica, anche in Sicilia. A causa della mancanza strutturale di medici specializzati, dovremmo chiedere queste figure professionali da paesi che hanno già puntato sulla specializzazione medica, come l'India, forte di una spinta demografica che nel giro di vent'anni porterà il paese asiatico a diventare il più popolato al mondo.
Una protesta è stata organizzata in mattinata davanti all'ARS, purtroppo con scarsi risultati, dato la modesta partecipazione. Colpa forse di un problema non ancora avvertito come concreto, ma anche di un pizzico di rassegnazione che tiene lontani i futuri medici specialistici dalla costruzione di un futuro nella città che li ha cresciuti.