Si tratta ovviamente di dati statistici, ma dietro ogni numero c'è una storia. E se dietro questi numeri la storia è fatta di emigrazione, il tema diventa fondamentale per chi cerca di fare di Palermo una capitale del Mediterraneo. In soli dieci anni 33.000 persone hanno abbandonato la città dai mille porti. Non si tratta solo di calo demografico, di coppie con sempre meno figli. Da Palermo si scappa e lo si fa per vari motivi.
Se si guarda il 1991 si scopre una città vivace, con circa 700.000 persone, dinamica e speranzosa nel suo futuro. Il quadro Istat schiaffa in faccia la realtà numerica di una città che ha perso per strada 45.000 persone, in netta controtendenza rispetto a Milano, Roma, Napoli o Torino, le altre quattro città più popolose in Italia.
Un fenomeno che coinvolge tutte le città del Sud, a testimonianza di un nuovo grande esodo, forse più silenzioso rispetto agli anni '60 proprio perché al posto delle famiglie coinvolge in larga misura i giovani. C'è stato un momento in cui sembrava che le cose potessero andare meglio, nel 2010 i dati parlano di una "fuga" di sole 206 persone nell'arco di un anno, ma già dal 2011, quando la crisi economica si è fatta sentire, l'esodo è ripreso.
Perché si abbandona Palermo? La domanda suona quasi retorica e banale, ma leggerlo su un canale ufficiale dona un peso diverso alle proprie sensazioni. Si scappa da Palermo in cerca di un posto di lavoro, di una condizione economica migliore, una casa a prezzi più agevoli, più servizi a parità di tasse pagate, una maggiore qualità della vita e prezzi più bassi per gli affitti.
Dove vanno gli esuli palermitani? Molti si spostano nei comuni limitrofi, più del 50% cerca casa tra Monreale, Bagheria, Misilmeri e tutti quei centri cittadini vicini al capoluogo siciliano. Il 32% decide di abbandonare del tutto la Sicilia, trasferendosi in altre regioni italiane mentre poco meno del 9% decide di lasciare Palermo per rimanere in Sicilia. Chi cerca fortuna all'estero si attesta intorno al 3%.
Tra i fattori che possono spiegare questo vistoso calo demografico vi è anche un deciso calo delle nascite di cui ancora è difficile stimare l'impatto. Sembra che i dati dell'ultimo censimento svolto, quello del 2011, non siano ancora pronti in tal senso. Al momento le cifre fornite parlano chiaro.
Palermo non è una città per giovani e senza un deciso cambiamento non sarà nemmeno un paese per vecchi.