Non c'è stato stato spazio per la violenza nei cortei studenteschi che oggi hanno invaso le vie del centro di Palermo. Erano in ventimila, le cronache parlano dello scoppio di diversi petardi e di un lancio di uova. Ordinaria amministrazione nei cortei, certo, se non fosse che le uova sono state lanciate allorchè i manifestatnti sono passati per via Lincoln, proprio contro la sede del Giornale di Sicilia.
Non che ce l'avessero in particolare proprio con quella testata, ce l'hanno con tutti i mass-media. Perchè? Perchè in questi giorni i giornalisti avrebbero diviso gli studenti in "buoni e cattivi". Come se ogni persona non si qualificasse con i suoi comportamenti, nel bene e nel male. A prescindere da quello che un cronista, col suo mestiere e in buona fede, racconta nei suoi pezzi.
Il riferimento è chiaro, risale a ciò che successe otto giorni fa, al corteo che finì con scontri tra studenti e forze dell'ordine, contando pure gli infiltrati dei centri sociali: nove poliziotti feriti e un minorenne denunciato. Naturlamente tutti i giornali palermitani, cartacei e online, raccontarono quella giornata, ognuno con i suoi strumenti e le sue linee editoriali. Chissà quali ricostruzioni, quali punti di vista non sono piaciuti a chi oggi è tornato a manifestare. Che tanto poi sono i fatti a parlare da soli.