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Niente fondi e vertici azzerati. I sindacati: ''Rischio chiusura per la Fondazione Orchestra sinfonica''

politeamaPalermo. Niente attività e teatro Politeama occupato. Così i lavoratori e i musicisti della Fondazione Orchestra Sinfonica siciliana denunciano le condizioni 'esasperanti e drammatiche' in cui versano il teatro e la Fondazione.

Saranno sospese tutte le attività, compresa la cessione del teatro ad altri enti e istituzioni, fino a quando non si avranno "garanzie sul futuro economico della Fondazione e delle sue professionalità" spiegano le parti sociali.

Le ragioni della protesta sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Maurizio Rosso della Slc Cgil; Giuseppe Tumminia della Uilcom Uil, Ferdinando Caruso della Cisl e Claudio Sardisco della rappresentenza aziendale.

"La situazione - spiega Caruso - è drammatica ed esasperante. Parliamo di lavoratori che fanno ogni giorno il proprio dovere senza sapere cosa accadrà, non domani ma già nelle ore immediatamente successive. Per il 2014 la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana ha avuto una riduzione dei contributi netta: passando da 9 milioni e 200 mila euro a 1 milione 200 mila. Parliamo di somme che non consentono neppure la gestione ordinaria. Un taglio di questa entità apre le porte alla chiusura della Fondazione stessa".

"Contestualmente - aggiunge - sono venuti meno i vertici perchè il 25 gennaio è scaduto il mandato del commissario straordinario e con lui sono decaduti tutti i vertici. Avevamo avviato, nei mesi di commissariamento, un percorso virtuoso che adesso viene drasticamente interrotto sia per mancanza di fondi sia per l'assenza di una regia". 

"Ringraziamo - spiega Rosso - quanto fatto dall'assessore Stancheris, dal governatore Crocetta, dal sindaco Orlando. Ma non basta. Serve una politica culturale seria, concreta. Siamo accusati spesso di essere dei privilegiati ma così non è. In Italia non si riesce a vedere la cultura come una risorsa, anche economica, e si attuano continui tagli. Quando invece si dovrebbe slegare la vita dei teatri dalle Finanziarie, unico modo per fare una programmazione triennale e puntare sull'eccellenza, sugli artisti migliori a costi ridotti".

"Aspettiamo di conoscere meglio - aggiunge Tumminia - l'esito del vertice che ieri Crocetta ha avuto con i rappresentanti del governo nazionale. L'obiettivo è certamente quello di riaprire un confronto e capire quali sono le basi per il futuro. Senza un reinvestimento sul teatro, in termini sia artistici sia economici, si vanificano tutti gli sforzi che abbiamo compiuto finora".

E in attesa di risposte concrete la mobilitazione prosegue e non si esclude una manifestazione congiunta a livello regionale con i responsabili degli altri teatri dell'Isola.

Il concerto delle 21.15 in programma domani sera verrà 'sostituito' da una tavola rotonda, "anche  - spiegano i sindacati - per confrontarci con il nostro pubblico. La nostra protesta non vuole penalizzare quanti ci seguono, i cittadini, gli abbonati. Al contrario vogliamo che sia data più attenzione alla cultura. Siamo musicisti e faremo anche un regalo in musica a quanti saranno presenti".

"Alla politica - aggiunge Caruso - chiediamo poche cose, ma chiare: che siano rinnovati i vertici, di avere la certezza dei contributi per un triennio così da potere avviare una programmazione seria delle attività e, ovviamente, la certezza per il proseguire la stagione 2014".