Cosa dovrà fare il nuovo presidente della Regione Siciliana? Ognuno – singoli cittadini, associazioni, enti – ha richieste e suggerimenti. Dall'altro lato ogni candidato propone la sua "formula" per risollevare le sorti dell'Isola.
Tra i vari appelli lanciati in vista delle votazioni del 28 ottobre prossimo, spicca quello del giurista Giovanna Fiandaca e padre Scordato che in pochi giorni ha raccolto circa quattromila firme raccolte sul web, ma anche nelle piazze.
Un risultato considerevole, che sarà presentato ufficialmente oggi pomeriggio al pensionato San Saverio.
Nell'appello si chiede a tutti i candidati alla Presideza di fare propri tre obiettivi programmatici e realizzarli entro il primo anno della nuova legislatura regionale. Si propone di "ridurre a 50 il numero dei componenti dell'Assemblea regionale siciliana; abolire il finanziamento dei gruppi parlamentari, garantendo il funzionamento degli uffici con dipendenti dell'Assemblea; ridurre i compensi dei deputati regionali in modo che non superino il 50% delle corrispondenti somme previste per i senatori".
Tre passi – spiegano i promotori – per allontanare il fantasma dell'astensionismo. "La gravissima crisi della politica, che in Sicilia si è tradotta nel dissennato sperpero di risorse finanziarie enormi – dicono - impedisce di considerare le imminenti elezioni regionali una normale tornata elettorale. Come cittadini, non possiamo esercitare col dovuto senso di responsabilità il nostro diritto di voto senza verificare, preventivamente, se sussistano le condizioni minime perché si avvii una inversione di tendenza nel governo politico della Sicilia. In questa situazione, astenersi dal voto diventa una tentazione irresistibile, come forma di obiezione di coscienza democratica volta a denunciare la necessità di terapie più radicali".
Si può aderire all'appello tramite il sito di Repubblica Palermo (http://temi.repubblica.it/repubblica-appello/?action=vediappello&;idappello=391277) o facebook.