Tutto secondo programma. Il Palermo si è dovuto inchinare alla maggiore qualità della Juventus, vittoriosa per 1-0 grazie a una rete di Stephan Lichtsteiner al 5' della ripresa. In uno stadio “Renzo Barbera” colorato prevalentemente da bandiere bianconere, Antonio Conte ha potuto festeggiare con una vittoria il suo ritorno in panchina dopo la squalifica legata alle vicende del Calcioscommesse.
Tagliamo subito la testa al toro: la Juventus è stata superiore in tutti i settori del campo. Eppure la squadra di Gasperini non aveva iniziato male, dando continuità al gioco espresso domenica scorsa a San Siro contro l'Inter. Il tecnico di Grugliasco ha cambiato un po' le carte in tavola rinunciando alla maggiore qualità di Brienza per affidarsi alla corsa e alla copertura di Michel Morganella in mezzo al campo, con Pisano e Garcia sulle fasce. Una mossa che non è valsa lo scacco matto a Pirlo e compagni, ma quantomeno ne ha frenato le avanzate sulle corsie esterne per gran parte del primo tempo. Dalla mezz'ora in poi, però, il Palermo ha arretrato troppo il baricentro, permettendo a Lichtsteiner ed Asamoah di agire con maggiore facilità nelle zone di campo di loro competenza. I risultati sono stati un palo di Vucinic e un'occasione sprecata da Matri a tu per tu con Ujkani.
Nella ripresa Gasperini avrebbe voluto cambiare marcia al suo Palermo, e l'ingresso di Brienza al posto di Pisano era orientato in tale direzione. Qualche decisione dell'arbitro De Marco (galeotto soprattutto il tocco di mano di Pirlo al limite dell'area bianconera non sanzionato dal fischietto di Chiavari) e la rete juventina hanno stroncato sul nascere qualsiasi velleità di vittoria rosanero. Gran parte dei meriti, in occasione del gol, vanno a Mirko Vucinic – che pochi minuti prima aveva colpito un altro palo -, bravo a smarcare in area l'esterno svizzero con un delizioso colpo di tacco che ha tagliato fuori la difesa rosanero. E' l'episodio chiave. Da qual momento in poi il Palermo ha tirato i remi in barca lasciando rotta libera alla squadra di Conte, vicinissima al raddoppio con Bonucci e lo stesso Vucinic. Ad aiutare la Vecchia Signora ci ha pensato anche un ingenuo Morganella, che già ammonito non ha resistito alla tentazione di fermare una ripartenza di Asamoah meritandosi il secondo giallo. Con la doppia ammonizione dell'esterno rosanero si chiudono definitivamente i giochi. Il Palermo ha perso senza dubbio contro la squadra più forte del campionato.