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Natale in piazza 2014 il comune condannato dal Tar all'accesso agli atti. Le dichiarazioni di Andrea Peria

 

La possibile "tegola" per il comune sulle celebrazioni in piazza dello scorso capodanno, così avevamo titolato in esclusiva mesi fa, alla fine è arrivata.
Sembrerebbe non esaurirsi la scia di polemiche che hanno caratterizzato le ultime gare d'appalto dell'Amministrazione Comunale per l'organizzazione dei tradizionali spettacoli relativi alle celebrazioni del capodanno in piazza. In particolare il riferimento è proprio quello all'ultimo capodanno 2013. La vicenda risale al momento in cui due ditte palermitane, la Terzo Millennio di Andrea Peria e l'Agave di Andrea Randazzo avevano presentato progetti a cui inizialmente era stato attribuito un punteggio di aggiudicazione paritario di 98 punti. Le società poi vennero superate dall'associazione culturale Blow Up di Manfredi Lombardo che si aggiudicò la gara e portò in piazza il cantante Max Gazzè. Ma qualcosa non andò giù ad uno degli esclusi che prima chiese accesso agli atti per poi presentare ricorso al Tar per risarcimento dei danni. Ma da alcune indiscrezioni sembrerebbe che la questione sia finita anche sui tavoli della procura che infatti nel mese di maggio volle ascoltare e acquisire la documentazione di gara, prima un funzionario del comune, poi il titolare di una delle due ditte escluse.
Adesso il TAR ha sentenziato, l'Amministrazione Comunale di Palermo dovrà garantire l'accesso agli atti per lo scorso Capodanno alla Terzo Millennio di Andrea Peria. Lo stesso noto imprenditore nel settore dell'intrattenimento, lo stesso che riusci a portare la seconda tappa del tour europeo di Sting a Palermo, ha dichiarato: "Trovo singolare che per visionare ed estrarre dei documenti di un procedimento a cui ho partecipato e perciò di diritto interessato, sia stato costretto ad adire un Tribunale amministrativo, cosa irrituale e peraltro costosa per un cittadino-imprenditore

Quanto accaduto è un emblematico esempio di ingiustizia ad opera di dirigenti e funzionari,del comune o comunque di mancata conoscenza delle norme che regolano il procedimento amministrativo. Attendo fiducioso anche l'esito della causa per il risarcimento dei danni da me subiti per quella che ritengo una illegittima esclusione, ma sono soddisfatto che un autorevole magistrato, peraltro neo presidente del Tar, abbia concesso e ordinato giustizia in mio favore condannando alle spese il Comune. Quella giustizia che, peraltro, evoca ogni giorno il Sindaco e direi correttamente e che spesso invece al contrario non esiste proprio all'interno dei suoi stessi ranghi dirigenziali. Mi anche stupisce che in quest'ultimo valzer di spostamenti il settore cultura non sia stato toccato. Spero anche che il Sindaco attui tutti quegli atti politici e di diritto a tutela della buona amministrazione, al fine anche di evitare l'inutile ricorso all'Autorità giurisdizionale per vedere accertare - come nella specie - diritti che dovrebbero essere pacifici, come il diritto di accesso alla documentazione nel rispetto della trasparenza"