Nasce il Coordinamento regionale dei dirigenti medici precari della Sicilia. Una mobilitazione dal basso che coinvolge molti medici di tutta l'Isola - spiegano i promotori - che intende "porre fine a una lunga fase di precarizzazione cronica", avanzando proposte concrete per la stabilizzazione dei camici bianchi.
Perchè "una sanità che, per effetto dei tagli lineari e del blocco delle assunzioni, si regge sullo sforzo e l'abnegazione di migliaia di medici precari, non ha futuro. Ne va della tenuta stessa dei servizi per i cittadini, oltre che della necessaria valorizzazione dei professionsiti che operano tutti i giorni nelle corsie degli ospedali e degli ambulatori".
L'iniziativa fa seguito a una affollata assemblea di medici svoltasi qualche settimana fa a Palermo, al NH Hotel.
Del nuovo Coordinamento, con sede a Caltanissetta, fanno parte rappresentanti di tutte le aziende sanitarie dell'Isola e di tutti i settori della dirigenza. Coordinatrice stata eletta Emiliana Sanfilippo, dirigente medico presso l'Asp di Catania, mentre segretaria Valentina Brisolese dell'Asp di Caltanissetta.
La nuova realtà aderisce al Sindacato dei medici italiani (Smi) che - ricorda una nota - ha una lunga storia di battaglie in difesa dei medici precari, e che al momento della costituzione del Coordinamento era rappresentato da Epifanio Di Natale, responsabile nazionale della dirigenza ospedaliera. Di Natale ha anche sottolineato che in contemporanea con l'assemblea di Caltanisetta, si teneva a Roma un incontro tra i sindacati del settore e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e in quella sede lo Smi ha posto sul tavolo del confronto come priorità il superamento di questo "grave problema, una cronica consuetudine che accomuna le aziende sanitarie e ospedaliere in tutto il Paese e non solo in Sicilia" .