Giorgio Napolitano chiude ufficialmente la legislatura con qualche mese di anticipo sulla scadenza naturale. Il presidente della Repubblica ha meso la sua firma in calce al decreto di scioglimento delle Camere, indicendo nello stesso tempo per il 24 e 25 febbraio prossimi le elezioni che serviranno per formare il nuovo Parlamento.
In mattinata il presidente della Repubblica ha ricevuto al Quirinale per le consultazioni-lampo - in seguito alle dimissioni avvenute ieri del presidente del Consiglio Mario Monti - i rappresentanti dei gruppi parlamentari, di pomeriggio al Colle si sono susseguiti i presidenti delle Camere. Solo un passaggio formale prima del finale già scritto, con il sipario che cala su cinque anni che Camera e Senato hanno prima passato sotto l'egida del terzo governo Berlusconi, seguito dall'avvento dei tecnici ai banchi dell'esecutivo.
C'è attesa, infine, per la conferenza stampa di fine anno fissata per domani mattina, quando l'ormai ex premier Monti potrebbe chaiarire se il suo futuro sarà in politica, da candidato premier per il Centro, o se ritornerà alla sua professione, di Professore.