''Morire di parto nel 2013 è già difficile da comprendere, ma se ciò è provocato da negligenze è inaccettabile". Così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha inviato in Sicilia gli ispettori del ministero. A loro toccherà stabilire le cause che hanno portato alla morte della quarantenne Antonella Seminara, deceduta all'ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca (AG).
La donna ha partorito all'ospedale Basilotta di Enna, ma il suo piccolo è nato morto. Dopo poco è stato necessario il trasferimento in un'altra struttura. Così la donna dopo una lunga attesa dell'elisoccorso è stata portata all'ospedale di Sciacca, dove è deceduta.
I familiari della donna hanno presentato denuncia ai Carabinieri e chiedono che vengano individuate eventuali responsabilità.
I magistrati delle Procure di Nicosia e Sciacca, che sulla vicenda hanno aperto due inchieste, hanno stabilito per giovedì la data dell'autopsia sul corpo del bimbo nato morto, mentre l'esame autoptico sul cadavere della donna non è stato ancora fissato. Al momento gli indagati sarebbero cinque, tra ginecologi, anestesisti e operatori del 118.
L'assessorato regionale alla Salute, intanto, fornisce alcuni dettagli della vicenda e la titolare, Lucia Borsellino, ritiene che il ritardo dell'eliambulanza ''non sembra aver determinato l'esito fatale di una condizione patologica certamente difficile".
Nella ricostruzione dell'assessorato, che ha aperto un'indagine interna, la donna all'ottavo mese di gravidanza, è giunta alle 20.10 di domenica al Basilotta, accusando un forte dolore addominale. L'ecografia ha subito certificato l'assenza di attività cardiaca del feto e un distacco di placenta. Sottoposta al cesareo ed estratto il bimbo già morto, la paziente - sempre secondo la relazione dell'assessorato - ha avuto praticate le necessarie misure terapeutiche, mentre i medici decidevano il ricovero in un reparto di terapia intensiva. Ma il mezzo dell'elisoccorso di Caltanissetta, che avrebbe dovuto condurre la donna in un centro attrezzato, era guasto. Attraverso i Carabinieri, ne è stato chiamato un altro da Palermo, che sarebbe dovuto giungere 30 minuti dopo la mezzanotte, ma a causa delle folate di vento, l'atterraggio è stato ritardato. Intanto, le condizioni della donna erano peggiorate. Quando l'elicottero si è levato in volo era l'1.10 di lunedì - spiega l'assessorato - ed erano passate 2 ore e 15 minuti dall'intervento chirurgico, terminato alle 22.55, e 5 ore dall'arrivo della donna in ospedale. Giunta a Sciacca, dopo i primi soccorsi, la paziente è morta.
Adesso il ministro vuole verificare le modalità organizzative di trasporto, il percorso diagnostico e terapeutico, la distribuzione dei posti di rianimazione nelle varie province, le eventuali deroghe concesse ai punti nascita che un piano di riorganizzazione varato nel 2012 prevedeva di chiudere. Nicosia era nella ''black list'', perchè come gli altri 27 centri da eliminare, non raggiungeva il numero minimo di 500 parti l'anno. Nel marzo scorso la giunta regionale aveva ipotizzato una deroga per 7 dei 28 punti nascita che dovevano cessare l'attività, ma il ministero della Salute aveva bocciato questa ipotesi.
"L'accertamento dei fatti - conclude l'assessore Borsellino - è doveroso anche per i familiari cui sono vicina. Oltre alle relazioni su come si sono svolti i fatti, ho già chiesto al ministero di procedere a un'ispezione congiunta".