A parlare è il leader maximo, Mariano Ferro da Avola, e le sue parole suonano come una sfida, un monito: "Il prossimo 28 maggio, sappiatelo, in Italia inizierà la rivoluzione. Una rivoluzione che partirà dalla Sicilia ed infiammerà tutto il Paese".
Le cinque giornate di maggio, così le chiama Mariano Ferro, inizieranno e coincideranno col blocco degli autotrasportatori su scala nazionale per protestare conto i prezzi dei carburanti e le tasse.
Ma i Forconi, oltra ad appoggiare gli autotrasportatori, si stanno anche preparando ad accogliere il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed il Capo del Governo, Mario Monti, che arriveranno a Palermo per le commemorazioni della strage di Capaci.
"Stiamo preparando loro una bella accoglienza - ha aggiunto Mariano Ferro - giorno 20 maggio, e cioè tre giorni prima della ricorrenza, ci incontreremo ad Avola per celebrare il primo anniversario della nascita del movimento, e lì decideremo il genere d'accoglienza da riservare a Napolitano e Monti. Ogni giorno in Sicilia ed in Italia si suicida della gente e questo sembra lasciare indifferenti le istituzioni.
Monti e Napolitano fanno bene - ha continuato Ferro - a commemorare chi è morto in inome di un ideale e combattendo contro la mafia, ma farebbero anche bene a ricordarsi di quella gente che non ce la fa più a campare e si uccide.
Questa volta non ci fermeremo più - ha concluso il leader dei Forconi - dal 28 maggio , accada quel che accada, andremo avanti. I politici non ci ascoltano, non capiscono o fingono di non capire. Adesso basta. Le nostre manifestazioni saranno in appoggio a quelle degli autotrasportatori, ma non avranno scadenza".