Dopo gli aspri controlli nelle notti palermitane, tempestate di abusivi e locali non in regola su quasi nulla, sembrava qualcosa fosse cambiato, un certo ordine e rigore legittimo si respirava nelle piazza del centro storico cittadino. Ma finite le " retate" che hanno portato a molte multe e chiusure coatte, tutto sembra piano piano tornare alla normalità. Dove per normalità si intende "la terra di nessuno". A nulla, o quasi, sono serviti i controlli amministrativi operati dalle forze dell'ordine nel cuore del centro storico dove, tra Magione e Kalsa, è bastato non presidiare mezza giornata il territorio per far tornare a galla i problemi di sempre, con bancarelle e gazebo ad occupare abusivamente gli stessi luoghi di sempre, gli stessi fatti sgombrare appena due giorni fa. E' bastato attendere poco più di 12 ore per vedere tornare alla carica nei posti che si sono autonomamente assegnati flotte di venditori di ogni genere e gazebo e tavolini messi a piacimento sul suolo pubblico. A questo punto è chiaro che la battaglia e culturale, o si inizia a capire, autonomamente che nel vivere civile ci sono delle regole comuni che vanno rispettate sopra ogni cosa, o si scelga di vivere in uno stato di polizia inasprendo pene e sanzioni mettendo in condizione chi è recidivo di non compiere più lo stesso reato.
Questa città sta affondando culturalmente e socialmente, cosa posso le forze dell'ordine quando le normative di riferimento permettono appena un "rimprovero"? Cosa possono i cittadini onesti e rispettosi delle regole se non costatare che i furbi alla fine la spunta sempre...