News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – Allarme sicurezza per i tre pm del processo Open Arms. Alla procuratrice aggiunta Marzia Sabella ed ai sostituti Geri Ferrara e Giorgia Righi sono giunti migliaia di messaggi di insulti e minacce via social e lettere intimidatorie. La procuratrice generale di Palermo, Lia Sava, ha lanciato l’allarme al Comitato provinciale per l’ordine […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Il viaggio come percorso fisico ed esplorazione della mente, per collegare tra loro culture diverse e trascinare lo spettatore al loro intorno: Palermo accoglie la dodicesima edizione di IDesign, l’evento che coniuga arte e design in un’esperienza visuale a tutto campo. La presentazione della kermesse, in programma dal 27 settembre al 6 […]

  • CATANIA (ITALPRESS) – “Da decenni, il PIL pro capite del Sud Italia è poco più della metà di quello del Centro-Nord, consolidando disuguaglianze e rallentando la crescita del Paese. Colmare questo divario richiede politiche di sviluppo, non semplici misure redistributive. La crisi economica ha colpito duramente il Mezzogiorno, ma tra il 2019 e il 2023 […]

Minacce di morte al pm Nino Di Matteo. Tante domande...

 

Il pm Nino Di Matteo non potrà molto probabilmente recarsi a Milano dove si svolgeranno alcune udienze del processo sulla trattativa Stato-mafia. Perché? Per motivi di sicurezza. A tal punto è arrivato l'allarme sull'alto e concreto rischio per il magistrato della Direzione distrettuale antimafia di Palermo di essere ucciso, rischio che incombe pure su altri suoi colleghi. Le minacce rabbiose del boss Totò Riina sono prese molto sul serio al Ministero dell'Interno, e immaginiamo negli ambienti dei Servizi, ma pongono subito diverse domande. Com'è possibile che Riina, pluriergastolano in regime di 41/bis, possa ancora rappresentare un pericolo attuale per fedeli servitori dello Stato e della legalità, com'è possibile che possa lanciare delle minacce che poi giungono all'esterno, indipendentemente dalle sue strategie sul senso e sugli obiettivi di tali messaggi di morte. Com'è possibile prevenire, com'è accaduto, attentati terroristici anche di natura internazionale e sia difficile, quasi impossibile, lo abbiamo vissuto con le stragi di Capaci e di via D'Amelio, stroncare sul nascere ogni piano stragista della mafia. Domande drammatiche finora rimaste senza risposta. Si sono fatte diverse ipotesi su queste minacce carpite all'interno del carcere di Opera, che Riina parli a nuora perché suocera intenda oppure, come ipotizzato dal Procuratore di Palermo Francesco Messineo, si può pensare che il capo dei capi di Cosa Nostra voglia offrire un assist a chi, dentro le istituzioni aggiungo io, abbia interesse a togliere di mezzo Di Matteo facendo ricadere la responsabilità di un attentato ai suoi danni sulla mafia. Il fatto è che nonostante il tanto sangue innocente versato, nonostante lo sforzo quotidiano di magistrati e forze dell'ordine, noi dobbiamo ancora fare i conti con pagine oscure non solo del nostro passato ma anche del nostro presente sui rapporti esistenti tra mafia e pezzi dello Stato e che siamo tuttora ostaggio di criminali mafiosi, più o meno utilizzati da chi sta dietro le quinte magari con tanto di colletto bianco e di auto blu. E ciò è indegno di un Paese che suole definirsi democratico e civile.

Pippo Russo