Presidenza della Regione. Proprio ieri, seguendo le dichiarazioni di Francesco Rutelli, avevamo preannunciato che nelle prossime 48 ore sarebbe potuto cambiare tutto... bhe in realtà ne sono bastate meno di 24. Gli equilibri che sembravano delinearsi, se pur in orizzonte lontano, sono saltati. La corsa a tre Crocetta, Fava, Musumeci, conosce la possibile aggiunta, non di poco peso, di Gianfranco Miccichè. Miccihcè, a cui oggi Fli, Grande Sud, e MPA chiedono ufficialmente di candidarsi, fatto che fa voltare le spalle a Nello Musumeci e ai veti espliciti del Pdl di Angelino Alfano.
Una mossa probabilmente più strategica che reale, ma che di fatto stando così le cose percentualmente indebolisce non di poco la candidatura di Musumeci, che ora, bisognerà capire se deciderà di andare avanti lo stesso o di rinunciare alla corsa presidenziale. Una candidatura, quella di Gianfranco Miccichè, che riequilibrerebbe anche il piatto della bilancia rispetto alla forza della coalizione che appoggia Crocetta ( Udc- PD) dando di fatto una mano anche a Claudio Fava. Già proprio Claudio Fava, il candidato meno discusso mediaticamente ma che in realtà alcuni sondaggi pre-elettorali danno ai vertici degli indici di gradimento. Adesso una vera spina nel fianco per Crocetta. Nulla a nostro parere resta comunque cristallizzato, tutto può ancora succedere, visto anche che comunque la politica nazionale inizia a metterci “lo zampino” Da un lato Fini non vuole rompere l'accordo con l'MPA dall'altro il PD avendo di fatto chiuso l'accordo per le nazionali con SEL che, in Sicilia appoggia Fava, si trova isolato con un compagno ideologicamente scomodo come l'UdC. In realtà bisognerà attendere se al gioco al rialzo, Gianfranco Miccichè, accetterà la candidatura propostagli da FLI e MPA o se tutto servirà solo all'estremo tentativo di tirare fuori un nome nuovo dagli attuali candidati che ridefinisca lo scenario del centro destra e consequenzialmente anche quello a sinistra. Quello che ne risulta comunque è che in Sicilia paradossalmente sono l'MPA a destra e l'UdC a sinistra ad essere diventati i baricentri aggregativi delle, per adesso, opposte coalizioni di governo. Situazione in cui tra i due litiganti è sempre il terzo... che godrà.
Ugo Piazza