Gianfranco Miccichè a tutto campo. Lo spunto è la presentazione della bozza di legge regionale per lo snellimento burocratica nel rilascio dei permessi per l'attività produttiva e quella edilizia, promossa dal candidato alla presidenza della Regione di Grande Sud, Mpa, Fli-Mps e Ppa, che poi spazia sui temi politici più caldi all'immediata vigilia delle elezioni regionali, mettendo un punto interrogativo sulla validità dei sondaggi che i partiti in campo stanno facendo circolare.
"Abbiamo bisogno di eliminare il meccanismo burocratico delle autorizzazioni per chiedere di fare qualcosa che è già permesso dalla legge, quando in tutti i paesi occidentali il controllo è solo ex post – esordisce Miccichè snocciolando i punti fondamentali del disegno di legge che prevede la 'semplificazione dell'azione amministrativa' e l'introduzione dello 'sportello unico per l'edilizia' – Il meccanismo attuale, che si perde in un numero infinito di passaggi, ha solo prodotto danni incalcolabili in termini di corruzione, tangenti e concussione". Quindi il leader di Grande Sud pone l'accento su come sia "la prima volta che un candidato presidente presenti prima di essere eletto una legge che limita i poteri della malapolitica clientelare, mettendo i cittadini nella condizione di lavorare senza chiedere favori ai politici".
Da lì la discussione si allarga, e la prima stilettata è riservata al segretario Pd Pierluigi Bersani che prevede una corsa a due Crocetta-Musumeci per la vittoria: "Bersani ne capisce di Sicilia quanto io ne so di fisica nucleare". Sentenzia Miccichè, prima di passare ai numeri dei sondaggi e alle sue personali previsioni: "Tutte le statistiche che sento non tengono conto della forza delle liste. Al Pdl andrà bene se prenderà il quindici per cento. Fli e Mps assieme, invece, supereranno il sei per cento". Poi il capitolo Lombardo: "L'Mpa è un alleato leale – assicura Miccichè – Il voto disgiunto non mi preoccupa. Sarò l'unico a cui non mancheranno i voti dalle sue liste".