Il capo della Procura siciliana ha respinto le 'accuse' rivoltegli da Palazzo dei Marescialli con l'avvio della procedura di trasferimento d'ufficio, sostenendo che la Procura di Palermo "e' gestita ottimamente". La prima commissione del Csm ha contestato al Procuratore capo, una non corretta gestione dell'ufficio, "tale da incidere sull'indipendenza e imparzialita'". In particolare, sulla base di quanto emerso dalla pre-istruttoria condotta nello scorso inverno, Messineo viene 'accusato' di aver subito un "condizionamento" da parte dell'ex procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia. Inoltre, vi sarebbero stati, secondo la prima commissione, difetti di "coordinamento" all'interno della Procura, tra le cui conseguenze ci sarebbe stata anche quella della "mancata cattura del latitante Matteo Messina Denaro".
Accompagnato dal suo difensore, il Procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena, Messineo non e' riuscito pero' a concludere l'audizione, data la abbondanza di argomenti da trattare: sara', dunque, sentito ancora lunedi' prossimo dal Csm. "L'audizione e' stata proficua - ha spiegato Maddalena - credo si siano capite molte cose. Il grosso e' stato chiarito". Anche lunedi' prossimo, dunque, "rispondero' alle domande e forniro' chiarimenti", ha aggiunto Messineo. Alla Commissione e' stata consegnata anche documentazione a sostegno della difesa di Messineo.
Tra le 'contestazioni' che la prima Commissione del Csm ha mosso al capo della Procura di Palermo, vi è anche quella di un "difetto di coordinamento" tra i magistrati della sua Procura, che avrebbe avuto come conseguenza la mancata cattura del boss latitante.
Non vi erano "elementi concreti" per arrivare alla cattura del super latitante Matteo Messina Denaro. Questo, stando a quanto si e' appreso, uno dei passaggi che il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, ha voluto chiarire durante l'audizione di questa mattina al Csm, che ha aperto nei suoi confronti la procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilita' ambientale. Proprio la mancanza di elementi necessari per arrivare a Messina Denaro avrebbe portato Messineo a compiere la "scelta" investigativa di arrestare Leo Sutera, boss dell'Agrigentino che invece, secondo il Ros, sarebbe stato un 'anello di collegamento' per arrivare a scovare Messina Denaro.
l capo della Procura di Palermo avrebbe affrontato durante l'audizione la vicenda delle intercettazioni riguardanti Messineo, di cui Ingroia avrebbe informato la Procura di Caltanissetta solo pochi giorni prima di lasciare l'incarico di aggiunto a Palermo: tale vicenda, al lui ignota, ha sostenuto Messineo, non lo avrebbe affatto "favorito", ma "soltanto danneggiato". Inoltre, sulle ripetute dichiarazioni alla stampa che l'ex aggiunto della Procura palermitana rilasciava all'epoca del suo lavoro a Palermo, Messineo avrebbe sostenuto di aver suggerito "cautela" a Ingroia, ma di non essere stato ascoltato. I documenti consegnati oggi al Csm riguarderebbero, in particolare, le modalità organizzative dell'Ufficio: tra questi infatti vi sarebbero anche verbali delle riunioni di coordinamento tra il capo e gli aggiunti della Procura. (AGI)