Eseguito nella giornata di ieri un intervento neurochirurgico vertebrale di alto profilo tecnico. Una paziente con spondilolistesi degenerativa di I° grado L3-L4 è stata sottoposta ad una "discectomia L3-L4 e fusione intersomatica anteriore con accesso lombare laterale retroperitoneale transpsoas". L'intervento è stato eseguito dall'equipe spinale di Neurochirurgia diretta dal Prof. Iacopino, presso il Policlinico Universitario "Paolo Giaccone".
La paziente sta bene e sarà dimessa tra altre 24 ore . "Questa nuova metodica che per la prima volta è stata utilizzata nel capoluogo regionale e viene effettuata in pochissimi Centri in Italia - spiega il prof. Iacopino, la cui equipe ha effettuato l'intervento in collaborazione con il Prof. Cocorullo dell'Unità Operativa di Chirurgia d'Urgenza diretta dal Prof. Gulotta - Utilizza tecniche mini invasive appositamente studiate per rendere molto meno aggressivo l'intervento chirurgico per varie patologie a livello della colonna lombare: selezionate ernie del disco, spondilolistesi di primo grado, recidive erniarie o black disk. Tale procedura consiste, mediante un'incisione di 3-4 cm, in un approccio lombare laterale retroperitoneale transpsoas. In questo modo si riesce a rimuovere il disco intervertebrale o a stabilizzare due o più vertebre contigue senza "intaccare" alcun componente della colonna vertebrale, evitando tutti i rischi connessi con le procedure chirurgiche standard legati essenzialmente alla vicinanza con i grossi vasi anteriormente o le strutture nervose del midollo posteriormente.